25
Set
2016
“Promessa mantenuta”( “The can’t hang me”-1938)di James Ronald- I Bassotti 2016
Tutti
i giallofili italiani hanno atteso con grande entusiasmo la
pubblicazione tra i Bassotti del romanzo di Derek Smith considerato uno
dei capisaldi del genere della “Camera chiusa”. Non so come lo Smith sia
stato accolto dagli appassionati: io l’ho trovato deludente ad
eccezione della soluzione del delitto “impossibile”(e l’ho scritto in
questo blog). Ho comprato di malavoglia il Bassotto successivo ” They
can’t hang me” (in italiano ” Promessa mantenuta”)di James Ronald,a me
del tutto sconosciuto e me ne sono innamorata fin dalle prime pagine,
sebbene stia attraversando un momento poco felice(eufemismo1).
Cos’ha questo giallo che fa scrivere a Lacourbe “à decouvrir”?.Innanzitutto una trama molto intrigante che ruota attorno alla vendetta di un pazzo(o dichiarato tale), certo Lucius Marplay che fugge dalla clinica per malati mentali con l’obiettivo dichiarato di uccidere i suoi quattro dipendenti infedeli che lo hanno derubato circa vent’anni prima del suo giornale “L’Evening Echo”,il quotidiano più letto di Londra. Conoscendo l’astuzia e la follia di Marplay i quattro nuovi proprietari tremano,mentre Joan Marplay,la coraggiosa e bella figlia,con la cugina Agatha Trimmy lascia il suo tranquillo cottage in campagna e si trasferisce a Londra nel tentativo di impedire il massacro.Per questo si fa assumere nel giornale, incoraggia le avance odiose del vecchio Craven-uno dei predestinati-, trova un valido alleato in Lord Noel Stretton,frequenta i poveri rottami di Soho, affronta situazioni molto pericolose per la sua vita.Ma tutto è inutile: Marplay uccide senza esitazioni e in modi che sembrano impossibili tre dei suoi nemici. Il quarto…..
Alla trama ricca di colpi di scena si aggiungono i personaggi specie quelli minori. La cugina Agatha Trimmy ,brutta ma che alla sua bella età trova anche un pretendente serio,il detective scozzese Alistair McNab, vero deus ex machina,il clochard Flanders ubriacone all’ultimo stadio e l’ispettore Wrenn che si impegna senza cavare un ragno dal buco. E ancora: la soluzione dei vari delitti impossibili non fa una grinza ,non manca un sottile ma gradevolissimo sense of humour tutto british,la lettura è scorrevole e alcune sequenze davvero originali .
Cos’ha questo giallo che fa scrivere a Lacourbe “à decouvrir”?.Innanzitutto una trama molto intrigante che ruota attorno alla vendetta di un pazzo(o dichiarato tale), certo Lucius Marplay che fugge dalla clinica per malati mentali con l’obiettivo dichiarato di uccidere i suoi quattro dipendenti infedeli che lo hanno derubato circa vent’anni prima del suo giornale “L’Evening Echo”,il quotidiano più letto di Londra. Conoscendo l’astuzia e la follia di Marplay i quattro nuovi proprietari tremano,mentre Joan Marplay,la coraggiosa e bella figlia,con la cugina Agatha Trimmy lascia il suo tranquillo cottage in campagna e si trasferisce a Londra nel tentativo di impedire il massacro.Per questo si fa assumere nel giornale, incoraggia le avance odiose del vecchio Craven-uno dei predestinati-, trova un valido alleato in Lord Noel Stretton,frequenta i poveri rottami di Soho, affronta situazioni molto pericolose per la sua vita.Ma tutto è inutile: Marplay uccide senza esitazioni e in modi che sembrano impossibili tre dei suoi nemici. Il quarto…..
Alla trama ricca di colpi di scena si aggiungono i personaggi specie quelli minori. La cugina Agatha Trimmy ,brutta ma che alla sua bella età trova anche un pretendente serio,il detective scozzese Alistair McNab, vero deus ex machina,il clochard Flanders ubriacone all’ultimo stadio e l’ispettore Wrenn che si impegna senza cavare un ragno dal buco. E ancora: la soluzione dei vari delitti impossibili non fa una grinza ,non manca un sottile ma gradevolissimo sense of humour tutto british,la lettura è scorrevole e alcune sequenze davvero originali .
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