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domenica 29 aprile 2018

2 Gen 2017

” La vipera”( “Lui?” 1929) di Maurice Renard-Pagotto 1951

Scritto da Giuseppina La Ciura
Alla fine degli Anni 20 Maurice Renard scoprì che i suoi romanzi”fantastique “non gli permettevano di vivere nel modo lussuoso a cui era abituato fin dalla nascita(Renard era figlio e nipote di magistrati).Per questo,anche in vista di un secondo matrimonio, decise di darsi ad un nuovo genere letterario allora al suo apogeo:il romanzo poliziesco.E che poliziesco!”Una camera chiusa “…..*
Il titolo francese dice di tutto e il suo contrario.In Italia apparve tra le Palmine del 1931 come “La vipera “per la traduzione di Cesare Gardini.Anche da noi il titolo è interessante:si allude ad una rarissima vipera africana o ad una donna terribile che trama nell’ombra per amore ?Il ” Lui”è Jean  Mareuil , il perfetto gentiluomo che passa le sue notti parigine scrivendo un saggio sul dandysmo o “Freddy la biscia “l’apache re dei bassifondi alla Sue?
L’unico punto fermo è Gilberta Laval.  E’ la tipica ragazza Anni 20: capelli corti alla garçon, occhi birichini, boccuccia di rosa, niente corsetto. Cavalca all’amazzone al Bois e ha deciso di sposarsi al più presto con Mareuil. Ma è affetta da una grave fobia. Essa nasce da un avvenimento della sua adolescenza dorata. Suo padre era un famoso-e ricchissimo -esploratore che una volta dall’Africa nera aveva portato nel suo castello di Luvercy alcuni serpenti velenosi tra cui una vipera rarissima bianca e nera. Nel mostrarla ai suoi ospiti Laval  le aveva spezzato un dente  La stessa notte,per vendicarsi,la vipera era scivolata attraverso gli scuri di una finestra nella camera dove giaceva malata la moglie di Laval e, con un morso ben assestato alla mano, l’aveva uccisa nel sonno. Poi,era scomparsa per sempre. Poichè la camera di Mme Laval era ermeticamente chiusa(almeno per un essere umano), tutti avevano creduto alla vendetta della vipera. Mareuil non crede a questa soluzione del caso, anche perché vuole guarire Gilberta dalla fobia dei serpenti. E quindi,indaga…….
Renard non è certo JDCarr e il mistero della Camera Chiusa resta tale per poco per gli amateur del genere, avvezzi a ben più complicati intrighi. Renard però si conferma un Maestro di atmosfere mostruose,torbide,perverse e di personaggi al limite della follia. Io,poi, che ho un vero terrore dei rettili, ancora adesso mi sento circondata da serpi sibilanti…….
Purtroppo la mia Palmina non ha la splendida copertina di Abbey. Ho dovuto ripiegare su quella di “Il Gentiluomo apache”di Pagotto editore(la traduzione è integrale,mentre quella di Gardini è tagliatissima ma molto più orrorifica
* CFR ” 1001 chambres closes” di R.Lacourbe pag 405 

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