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martedì 29 maggio 2018

La resa dei conti
Ho scelto la bella copertina di Carlo Jacono per mostrare ciò che accade nei Palazzi del Potere di Roma. I coniugi Stuart, nella loro grande tenuta georgiana, di notte, a lume di candela,  cercano l'assassino della zia Maggie(il titolo in inglese è infatti "Who killed aunt Maggie?).Al Quirinale  si cerca.........

Ps Il Giallo  di Medora Field è un Giallo-Rosa. Gradevole,ma niente di più. Per Signore di una certa etade.


lunedì 28 maggio 2018

"Tarantola"(" Tarantula"-1955)di Jack Arnold-1956
scritto da Giuseppina La Ciura


Con i Mostri che si aggirano per Roma e il Mondo, non poteva mancare questa enorme Tarantola del 1955 con due maestri del genere horror fantascientifico ,il regista Jack Arnold e l'attore John Agar. 
Un uomo dal volto devastato in preda al delirio va a morire nel deserto dell'Arizona. Lo sceriffo e il dottor Hastings restano pietrificati dinanzi ad un simile spettacolo terrificante. Il prof Deemer,illustre biologo, "riconosce "nel morto un suo assistente. Diagnosi:Agromegalia. Il giovane medico locale è stupito: una simile malattia ha lunghi tempi per portare a simili risultati. Ma Deemer è tranchant: la scienza non è una materia esatta. Tornato a casa,l'illuminato scienziato si mette a fare strane iniezioni radioattive a topi e conigli,che crescono a dismisura. Il motivo di tali ricerche va cercato nella necessità di dare da mangiare ad un numero sempre più elevato di uomini. Un altro assistente di Deemer,in preda alla follia, gli inietta una potente dose e dà fuoco al laboratorio. Tutti i poveri animali muoiono meno una tarantola che fugge per il deserto.
Nel frattempo arriva una giovane dottoressa che dovrebbe lavorare con Deemer: Hastings la mette in guardia,ma la ragazza è ostinata e resta. Mal gliene viene. La tarantola ,diventata sempre più gigantesca, imperversa uccidendo animali ed uomini. Si abbatte anche sulla casa di Deemer e lo divora ,poi va verso la cittadina di Desert Rock. Nulla sembra in grado di fermarla,ma quando arriva un giovanissimo Clint Eastwood dal cielo con bombe al napalm per il povero ragno,seppur enorme, non c'è scampo
Il significato di questo film è lampante:mai stravolgere le leggi della Natura. Abbasso quindi i Savants fous!

sabato 26 maggio 2018

"Uno strano caso alle Bermuda"("The strange Crime in Bermuda"-1937)di Elizabeth Sanxay Holding- I bassotti,2018
scritto da Giuseppina La ciura

In questo mese di Maggio  2018 che sta per finire in un'atmosfera politica surriscaldata,Marco Polillo pubblica nella collana dei Bassotti, per l'ottima traduzione di Dario Pratesi,un poliziesco di Elizabeth Sanxay Holding del 1937 dall'invitante titolo " The Strange Crime in Bermuda"Il libro ebbe molto successo a suo tempo e consentì alla scrittrice di continuare a sostenere economicamente il marito,il diplomatico inglese Holding e la loro famiglia dopo il tragico crollo del '29. " Uno strano caso alle Bermuda" è l'unico giallo classico della scrittrice: poi ,scrisse romanzi di grande suspense che piacquero tanto a Raymond Chandler. Non fu il solo: la Sanxay Holding fu molto stimata e letta negli Anni 30 e 40,poi venne dimenticata.( e ne vedo chiari  i motivi:nel suo genere altre scrittrici sono molto più appetibili di lei)). La famiglia Holding visse molti anni alle Bermuda il che permise alla scrittrice di conoscere a fondo le tradizioni,i riti,le pozioni magiche o letali che erano  connaturate alla cultura degli indigeni.
Hamish Grier aveva 18 anni,quando il padre,un facoltoso finanziere di NY,lo spedì in crociera  nei Caraibi per ritrovare la salute(aveva avuto una polmonite,malattia mortale per quei tempi)e la voglia di vivere. A Trinidad, Hamish incontrò Hector Malloy,un avventuriero che gli fa conoscere la vita. L'amicizia durò anche se i due vivevano lontani.Poi,un giorno,Malloy aveva sposato  l'argentina Faquita,fragile e bellissima.  I due si erano trasferiti alle Bermuda, sembravano felici. Hamish,nel frattempo, era entrato nell'azienda di famiglia ed era maturato. Imprevisto ,arriva un telegramma di Malloy in cui  chiede all'amico,con il cuore in mano come si dice a Milano, di correre da lui. Hamish parte subito. Hector lo viene a prendere al porto, lo conduce nella sua casa-che ad Hamish appare tenebrosa- e scompare dopo avergli mandato in camera un messaggio ambiguo. Faquita è distrutta e non si muove dalla sua stanza carica di mobili pesantissimi. Le è vicina la serva nera Leah, donna fidata con annessa zia maestra di filtri vodoo. Mentre Hamish e la Polizia locale cercano lo scomparso e vanno facendo congetture tra le più eterodosse(suicidio, fuga per mare, un'amante segreta che lo terrebbe prigioniero), si muore avvelenati di oppio o di altri intrugli caraibici. Prima tocca al servo Raymond,poi a miss Mapies "femme de chambre" di Stephanie Rose,una bella ma "prosaica" vicina di casa di cui Faquita è molto gelosa.Anche Sam,il marito di Leah,giace mezzo morto a casa sua dopo aver visto. Chi? Cosa? Come in un celebre romanzo di Rufus King,la soluzione è in un pesante armadio.
Hamish ritorna a NY con una moglie.
Con il Bassotto n 194, Polillo ha voluto accontentare le lettrici che amano gli intrecci passionali, i filtri magici, le atmosfere esotiche ,le descrizioni paesaggistiche. In una parola,la melassa. 

PS Recentemente in Francia è uscito "Miasmes"("Miasmi") della Nostra. CFR recensione di Xavier Lechard. 

giovedì 24 maggio 2018

"L'animale morente"("The Dying Animal", 2001) di Philip Roth- Einaudi. 
scritto da Giuseppina La ciura.

Ieri è morto a New York Philip Roth. Io non sono nessuno per parlare di Lui,che è un Grande della Letteratura, ma voglio farlo con le mie povere parole perché l'ho amato e lo amo. Eppure, Roth non è uno scrittore amabile,uno di quelli che ti sostengono nel cammino faticoso della Vita. Dalla cucina di casa osservava e raccontava se stesso,l'America e l'Umanità in affanno per dare un senso a questo strano gioco che si chiama vita e che vedeva caduchi,sprofondati in mille contraddizioni insolubili. Un groviglio  di eventi e di sentimenti senza una luce ultraterrena o una qualsiasi illusione consolatoria. Tutti i critici considerano " Pastorale Americana" il suo capolavoro: io amo,invece, "L'animale morente". E' il terzo libro della trilogia con protagonista il professore David Kepesh*Il professore è ormai sessantenne, vede il tempo correre via verso l'ineluttabile fine ,ma è sempre ossessionato dal corpo delle donne, specie giovani e belle,dalle loro mammelle tornite e dal sesso. Ha lasciato la moglie e il figlio per vivere libero le sue molte e complicate relazioni  sessuali. Poi, incontra Consuela Castillo,una cubana giovanissima e procace. Lei è disponibile,ma vuole l'amore ed una famiglia. Lui,pur impazzendo per il corpo e il seno di lei( più oltre non va mai),la lascia. Per otto lunghi anni cerca di  dimenticare. Nell'ultimo giorno dell'anno 2000,una telefonata. E' Consuela. Gli confessa che ha un cancro al seno, deve operarsi:una mastectomia. Dall'ospedale implora tra i singhiozzi il professore affinché l'aiuti ad affrontare un momento così difficile, l'ami anche se non è più bella come un tempo. Il professore promette,ma non va "altrimenti sarebbe perduto". La lezione che se ne trae è durissima per noi donne. Siamo ancora un seno, un sedere, una vagina,delle gambe. Roth non è misogino. Ha il coraggio di dire la verità, quella che per lui maschio è la verità. A libro chiuso,non gliene ho voluto. Anzi,mi mancherà.Mi manca.

I due romanzi precedenti sono " Il seno"(1971) e " Il professore di desiderio"(1977)

lunedì 21 maggio 2018

"L'uomo invisibile"("The invisible man"1897)di H.G. Wells- 
scritto da Giuseppina La Ciura

9 Febbraio a Iping, tranquillo villaggio del Sussex di fine 800. Nevica. Nella locanda "Coach and Horses" gestita dalla signora Hall arriva un turista strano. L'uomo è vestito dalla testa ai piedi. Delle bende bianche e degli occhiali azzurri gli coprono il volto .In testa un feltro calato sugli occhi. Si impossessa con i suoi alambicchi del salotto di casa, è arrogante, irascibile, non comunica con nessuno. Ma paga tutti i suoi conti. 
Gli abitanti di Iping pensano dapprima che sia stato vittima di una disgrazia,ma dinanzi al suo carattere violento cominciano a ricredersi. Sarà un cane a farlo scoprire: dietro il guanto non c'è una mano, nei pantaloni una gamba. E' un uomo invisibile. E dinanzi a quella strabiliante scoperta non si prova più pietà, non si sorride più ,ma solo orrore ed odio.
Ad un collega il dottor Kemp Griffin, così si chiama l'uomo invisibile, confida tutti i suoi segreti ,i suoi delitti(furti,incendi, omicidi)e il suo progetto: divenire il Re del Terrore.instaurare un mondo di Terrore. Kemp lo tradisce e lo consegna al popolo che lo lincia. Ormai morto, Griffin riprende il suo corpo e torna uomo con le sue sofferenze e fragilità.
I critici si sono affannati a cercare significati profondi: la scienza è pericolosa? il Progresso fa rima con la rovina dell'umanità? Il Savant può imporre il Terrore al Mondo intero? Secondo me, Wells voleva solo scrivere un gradevole romanzo di Fantascienza  e vi è riuscito.

giovedì 17 maggio 2018

"Il mondo perduto" ("The lost world" 1912)di Arthur Conan Doyle-Il Romanzo Mensile 1920
scritto da Giuseppina La Ciura


 Essendo in fase Fantascienza ,alcune sere fa ho visto in dvd "La vendetta del Gwangi",un film del 1969 in cui un povero dinosauro,appunto il Gwangi, finisce nelle grinfie dei soliti yankees avidi di soldi e viene torturato a morte,non prima di aver ucciso un bel po' di cow-boy. Alla parola "The End",un'illuminazione. Sono corsa tra gli scaffali dove tengo gli adorati "Romanzi Mensili" e ho preso in mano i due fascicoli di "Il mondo perduto"Dati i caratteri piccoli e quasi illeggibili(cento anni sono cento anni), ho comprato l'e.book su Amazon.
La prima pagina recita:"Il mondo perduto. Resoconto delle recenti incredibili avventure del professor E. Challenger, di Lord John Roxton, del professore Summerlee e del signor E Malone della Daily Gazette"Poi, sir Arthur Conan Doyle,il padre di Sherlock Holmes, scrive " Son riuscito nel mio intento/Se ho allietato per un'ora/L'uomo che c'è nel ragazzo/ o il ragazzo in fondo all'uomo.
Obiettivo raggiunto

Il giovane giornalista Ed Malone è innamorato "da irlandese irlandese" di miss Gladys Hungerton,bellissima ma algida e scostante. Quella sera Ed è deciso a dichiararsi, ma viene respinto. Il motivo? Gladys è innamorato di un altro,di un uomo ideale che sia "capace di grandi imprese e di strane esperienze. Un Richard Burton,uno Stanley!" Disperato ma non domo, si aggrega ad una spedizione scientifica comprendente altri tre uomini -due scienziati e un grande esploratore- che hanno il compito di dimostrare con i fatti che esiste in Amazzonia un altipiano inaccessibile in cui vivono ancora i dinosauri dell'età giurassica. A guidare questa spedizione folle è il professor Changeller che assomiglia ad un "toro assiro",a conferma che l'evoluzione non è stata mai lineare e che possiede un carattere infernale e del genio. Se Challenger rappresenta lo scienziato positivista, darwiniano, il professor Summerlee, alto, magrissimo, ascetico,è un sostenitore del Creazionismo e non crede ai dinosauri amazzonici. Il dissidio tra i due uomini è senza tregua finché non arrivano al famoso altipiano(Cfr la copertina di Salvadori)
Quel che i quattro vedono in questo luogo ,che chiameranno "Il mondo perduto"è straordinario. Iguanodonti,pterodattilo e altri dinosauri enormi tipici dell'Età Giurassica. E poi,uomini-scimmia che vivono sugli alberi e pigmei rossi di pelle che abitano in caverne dalle pareti dipinte. I quattro "civilizzati" assistono al terribile scontro tra questi due tipi di uomini: essi si schierano -è ovvio-con i pigmei più evoluti e si fanno largo a colpi di fucile. Finalmente, grazie ad una "dritta"del giovane principe riescono a trovare la stretta via per uscire e tornare a Londra.
Mentre i tre reduci vengono accolti come Eroi, Ed si reca fremente da Gladys per raccogliere il giusto premio. Ma la fanciulla per cui ha rischiato mille volte la vita è in salotto con un omuncolo,una sorta di pigmeo. Lo presenta come suo marito. "E la professione'" .chiede il povero Ed.La risposta è fulminante "Avvocato"
Non finisce qui. Lord Roxton gli mette una mano abbronzata sul polso e lo invita ad una nuova avventura(il ciclo di Changeller è di sei volumi). 
Bisogna ammetterlo: Sir Arthur è misogino. SH scapolo,Watson vedovo, lord Roxton scapolo, Ed Malone solo e rifiutato. Le donne non amano gli Eroi e le Avventure,ma un solido conto in banca.

martedì 15 maggio 2018

"Cranford"( 1853)di Elizabeth Gaskell- Elliot
scritto da Giuseppina La Ciura

Attraverso gli occhi di Mary,una giovane "zitella",figlia di un facoltoso uomo d'affari, viene descritta la vita quotidiana di Cranford, un idilliaco villaggio dell'Inghilterra vittoriana. Il personaggio principale è però la simpatica Matilda Jenkins, detta Matty, la ultracinquantenne erede, anche lei nubile, di un aristocratico rettore. Matty, nonostante l'età e lo zitellaggio,non è per nulla inacidita:anzi,è dolce,tenera,romantica,buona. Matty ha vissuto sempre all'ombra della sorella maggiore  Deborah, colta e molto intelligente. Anche dopo la  morte di Deborah , Matty se la cava egregiamente grazie ad una folla di creature eccentriche e generose che non la lasciano mai  sola.Sono tutte donne come la signorina Pole, la cameriera Marta,la vedova Forrester, l'ex modista Betsy Barker, l'altera Mrs Jamesion. Potrebbe persino coronare il suo sogno d'amore sposando il capitano Hellbrook,se il vecchio scapolone avesse per lei rinunciato a Parigi e ai suoi piaceri.
Tra serate serene passate davanti al fuoco del caminetto- per risparmiare le candele- lavorando a maglia, visite pomeridiane allietate dal rito del tè e da interminabili partite a carte, pettegolezzi lievi e teneri,mai cattivi, terrori di attempate signorine(i ladri,gli uomini,le convenzioni)passa il tempo felice e si arriva al dramma. Miss Matty perde tutti i suoi risparmi ed è costretta ad aprire un negozietto da tè. Per fortuna la sua dura esperienza dura poco: all'improvviso ritorna dalle favolose Indie il fratello Peter. 
Tutto si aggiusta a Cranford.

Nel Novecento  villaggi come Cranford furono il teatro ideale di delitti più o meno efferati e la loro pace  turbata da detective " stranieri "più o meno eccentrici .Ma questa è un'altra storia.  

domenica 13 maggio 2018

"Les disparus de St-Agil" di Christian-Jaque, 1938
scritto da Giuseppina La Ciura

Nel 1935, Pierre Very aveva scritto un romanzo per ragazzi dal titolo "Les disparus de St-Agil". Tre anni dopo, Christian-Jaque ne trasse un film con il medesimo titolo, la sceneggiatura dello stesso Very, Blanchon e il grande Prevert. Inoltre, si avvalse di un cast eccezionale capeggiato da Michel Simon(più viscido e maligno che mai)e Erich von Stroheim, la cui carriera registica era stata stroncata negli Usa per motivi indegni del suo genio ed era stato costretto a fare l'attore. Tutti questi personaggi più i piccoli bravissimi attori hanno fatto di "Les disparus de St-Agil" un film indimenticabile,meraviglioso.
Nel triste pensionato di St-Agil, poco prima dello scoppio della Grande Guerra, tre ragazzi( Beaume, Sorgue e Macroix) hanno fondato una società segreta, Les Chiches-Capons, con l'obiettivo di fuggire in America, terra dei cow-boy e della libertà. Le riunioni si tengono nell'aula di scienze naturali sotto l'"occhio" benevolo dello scheletro Martin.Una sera, Sorgue,che era rimasto da solo per scrivere il suo romanzo d'avventure, vede un uomo uscire da un muro e scomparire allo stesso modo. Il giorno dopo, durante la lezione di Inglese tenuta dal professor Walter(uno straniero,certo un tedesco), Sorgue interrompe il docente che si accinge a dettare un passo di "L'uomo invisibile"di Wells e racconta,nella sua ingenuità di bambino,l'accaduto. Walter,che è uomo molto severo,lo manda dal Preside. Costui fa la consueta romanzina e lo rimanda in classe. Sorgue,invece, scompare. E non molto tempo dopo,è il turno di Macroix.Sarà Beaume il terzo "disparu"? 
Mystère!

sabato 12 maggio 2018

"Mary "( Mary. A Fiction")di Mary Wollstonecraft
Elliot ,2017
scritto da Giuseppina La Ciura

La casa editrice Elliot sta svolgendo nel nostro Paese il ruolo che per decenni ha avuto la Sellerio: pubblicare libri rari ed interessanti. L'anno scorso ha ripreso "Mary.A fiction" per la traduzione di Giulia Arborio Mella. L'autrice di questo romanzo breve è Mary Wollstonecraft (Londra 1759- 1797) che è considerata a ragione la ideologa del movimento femminista. L'autrice è nota per il suo libro " Vindication of the rights of woman:with strictures and moral subjects" del 1792. Non è mia intenzione affrontare in un blog il tema del Femminismo:tema troppo complesso che mi porterebbe a polemiche violente(?) su ciò che la filosofa inglese voleva per noi donne e quello che abbiamo raggiunto nell'anno di grazia 2018.Non mi dilungherò nemmeno  sulla  movimentata e breve(ma non per quei tempi)esistenza della Wollstonecraft che fu coerente con le idee professate:figli naturali, amori bisessuali,un matrimonio con un filosofo deista da cui era bandita la convivenza, la morte per setticemia dopo un parto difficile. Ricorderò  che fu madre di Mary Shelley,l'autrice di "Frankestein". 
"Mary.A fiction"(in italiano solo "Mary") fu scritto mentre la Wollstonecraft era educatrice- professione tipica delle donne indipendenti del tempo-delle figlie di Lord Kingsborough, un proprietario terriero irlandese. La copertina dice molto. " Interior with a woman reading",un bellissimo quadro di Carl Holsoe, ci mostra una giovane donna vestita di bianco che legge un libro davanti ad una finestra sul cui davanzale si trovano bei vasi di fiori chiari. Questa fanciulla è Mary(e quindi l'autrice) che non si perde nei soliti romanzi sciocchi,d'amore finto, ma  che studia Jean-Jacques Rousseau, il filosofo  del ritorno alla natura e alla libertà.
Mary è figlia di un proprietario terriero gaudente e gran bevitore e di una donna indolente ed infelice. Cresce sola,perché è il fratello al centro delle attenzioni di tutti in quanto maschio. Mary non si abbandona al dolce far niente: impara a leggere e a scrivere, studia i classici, medita dinanzi alle bellezze del Creato, prega Dio con cui ha un rapporto d'amore sublime. E poi si dedica ai poveri cercando in tutti i modi di alleviare le loro sofferenze. In una misera casa incontra Ann, una ragazza malata di tisi di cui fa la sua amica del cuore. Se la porta nella sua ricca dimora, quando la madre di Ann e le sorelle si trasferiscono in città per metter su un laboratorio tutto femminile(siamo ai prodromi dell'era industriale).La vita serena con Ann dura poco: sua madre sta morendo di inedia e le chiede come ultimo desiderio che sposi un giovane di ottima famiglia mai visto. Mary obbedisce con il cuore a pezzi. Il matrimonio forzato la disgusta. La sera delle nozze diserta il talamo coniugale e decide di partire, con l'assenso del marito buono e debole,per Lisbona. Ann ha continue emottisi e il caldo del Sud non potrà non farle bene.
Tralascio le disavventure,gli amori ideali e i dolori di Mary. La rivediamo a casa con il marito cui non si può più rifiutare. Malesseri, svenimenti,nausee. E una sola aspirazione: che "la terra l'aprisse e la ingoiasse" di modo da raggiungere "Un mondo dove non si è sposate,né date in sposa"*

cfr pagg 92-93

mercoledì 9 maggio 2018

" La traccia del serpente"(" Manhandled")di Lewis R.Foster-1949
scritto da Giuseppina La Ciura

Due sono le opere che in italiano portano il titolo intrigante di "La traccia del serpente". Il primo, anche sul piano cronologico, è il romanzo d'esordio di Rex Stout del 1934: il serpente è un pericolosissimo Fer-de-Lance-titolo originale-. Il secondo- "Manhandled per gli anglosassoni-è un film di un misconosciuto regista e noto soggettista -Premio Oscar nel 1940-con un cast stellare(tra gli altri Sterling Hayden,Dorothy Lamour e Dan Duyrea).
Il film,un noir, si apre secondo un modello classico per quegli anni. Un noto scrittore,Alton Bennet, racconta al suo psichiatra Dr Redman il terribile sogno che fa ogni notte da una settimana.La moglie Ruth torna,ricoperta dei suoi gioielli molto appariscenti da una serata trascorsa con un giovanotto e sale svelta in camera.Lui, il marito ,la segue e la uccide colpendola con una boccetta di profumo. Lo psichiatra lo conforta e gli consiglia di lasciare il talamo coniugale .Poi,affida alla sua bella segretaria Merl Kramer(Dorothy Lamour)il compito di scrivere a macchina il dossier del caso. La donna ha un amico nel suo modesto condominio, un privé, Karl Benson(il viscidissimo Dan Duryea),il quale si attiva subito.Il racconto si ingarbuglia  quando Mrs Bennet viene uccisa come nell'incubo e l'assassino ruba i suoi gioielli che valgono centomila dollari. Entrano in scena un simpaticissimo ispettore, un atletico investigatore delle assicurazioni, un ricettatore  e un uomo del  Monte di Pietà. La narrazione è confusa, molte situazioni non si spiegano e non si concatenano con altre, gli intermezzi divertenti spezzano la suspense e nemmeno la sequenza finale fa correre un brivido allo spettatore un po' sconcertato.La fotografia è ottima con i suoi bianchi e neri,gli attori ci mettono il loro talento,ma il regista non sa fare il suo mestiere.
Per cinefili incalliti


martedì 8 maggio 2018

domenica 6 maggio 2018

" La Casa Rossa"("The Red House") di Delmer Daves-1947
scritto da Giuseppina La Ciura

Delmer Daves non è stato uno dei grandi Maestri della Golden Hollywood,ma ci ha lasciato alcuni film pregevoli come " L'amante indiana" con James Stewart, "L'albero degli Impiccati" con un maturo Gary Cooper e "Scandalo al sole" che segnò un'epoca. Nel 1947 girò "La Casa Rossa",un mélo altamente drammatico-anche se un po' lento-e dai toni cupi e morbosi interpretato da due attori unici: Judith Anderson e Edward G.Robinson.
Il film di cui lo stesso Daves curò la sceneggiatura(tratta però dall'omonimo romanzo di George Chamberlain)è ambientato nell'America rurale, bellissima a vedersi ma difficile da viverci per l'arretratezza culturale dei suoi abitanti,i famosi farmer. Pete Morgan (Edward G.Robinson) è uno di questi. Egli possiede molti ettari di terreno, ma  alcuni in cui sorge la Casa Rossa del titolo sono recintati ed abbandonati. Nessuno vi può entrare se non bracconieri e piccoli delinquenti. Pete vive in una solida fattoria con la sorella Ellen-che per lui non si è sposata con il medico del villaggio- e la giovinetta Meg, che  ha adottato dopo la morte dei genitori. Egli ama questa fanciulla che sta per divenire donna di un amore totale fatto di gelosia e desiderio di possesso. Essendo disabile,l'uomo è costretto ad avvalersi dell'aiuto di Nath Storm,un compagno di scuola di Meg. L'arrivo di questo ragazzo mette in moto la Tragedia sempre incombente. Morgan proibisce a Nath e a Meg di entrare nel bosco,di andare alla Casa Rossa. Anzi, fa di più: paga un giovane delinquente ben armato perché impedisca loro di penetrare nella zona vietata. Quel bosco,quella casa sono per i due ragazzi fonte di un'attrazione irresistibile che è curiosità e anche desiderio di divenire grandi e di scoprire l'amore fisico. I primi tentativi falliranno, ma poi i sensi di colpa, il peso del passato, l'orrore del sangue sparso si apriranno un varco nel cervello di Morgan e la terribile verità verrà fuori portando via con sé tutto ciò che è vecchio e marcio. Nell'ultima sequenza Nath e Meg ,mano nella mano, guardano la Casa Rossa che lontana,oltre il lago, brucia lentamente. 
Robinson immenso, conturbante la colonna sonora di Rozsa,ottimo il montaggio.
Da vedere
  

sabato 5 maggio 2018

"La lettera sbagliata" ( "The wrong letter"-1926)di Walter S. Masterman-Polillo,2018
scritto da Giuseppina La Ciura

Walter S. Masterman a cui si deve "The Wrong Letter"(in italiano "La lettera sbagliata"Bassotto n 192) ebbe una vita lunga, avventurosa e ricca di esperienze non sempre felici(passò infatti tre anni in galera per appropriazione indebita). Tornato libero,non sapendo più a che santo votarsi per mantenere se stesso e una moglie di 24 anni più giovane(!), si diede alla scrittura. Ed ecco che nel 1926 esordisce nel Poliziesco(ma poi si darà all'horror,alla fantascienza, al fantasy,ad altri gialli.)con questo romanzo che ebbe le lodi di Chesterton. Ed adesso, anche le mie(per quanto possano valere).
Sì, "La lettera sbagliata" è davvero un gran bel Giallo- oltre che una convincente- dato il genere- camera chiusa".
Il sovrintendente di Scotland Yard  Sinclair è molto indaffarato e ha dato ordine ai suoi di non disturbarlo. Ma squilla il telefono ed una voce femminile gli annuncia che il ministro degli Interni, Sir James Watson, è stato ucciso. E poi la stessa voce si presenta "Sono il suo assassino". Sinclair è sbalordito e crede che si tratti di uno scherzo. Ma il suo amico Sylvester Collins,che lo ha nel frattempo raggiunto, è di parere opposto. Collins, uomo affascinante, sportivo,elegante, aveva lasciato una brillante attività forense per fare il detective privato con risultati molto brillanti. Sinclair, funzionario esperto, stima nell'amico l'intelligenza e il fiuto da fine segugio. E si lascia convincere che quella telefonata non sia un scherzo macabro e con lui si reca nella dimora del ministro a Leveson Square. Ad aprire la porta è la governante,Mrs Simmons, che è all'oscuro di tutto. Indica ai due uomini la porta dello studio dove si trova il ministro con le sue scartoffie d'ufficio. Mrs Simmons bussa alla porta del padrone,ma nessuno risponde. Collins si accorge che la porta è chiusa dal di dentro,ma con una pinza sottile fa girare la chiave ed apre. Lo studio è quasi al buio e il ministro giace su una sedia in una posa scomposta. Mentre Sinclair telefona e dà ordini, Collins si avvicina all'uomo e scopre che un sottile filo di sangue gli cola dal cranio trafitto da un colpo di pistola. Il Baronetto è stato assassinato.
Le indagini risultano estremamente difficili perché porta e finestre sono ermeticamente chiuse e non vi sono passaggi segreti e altre diavolerie medioevali.Chi è l'assassino? e come ha fatto?-
I due amici indagano ognuno secondo il proprio metodo e funzione. Sinclair gestisce l'affair dal suo ufficio e con l'aiuto dei suoi uomini(con l'eccezione di uno ,un certo Lewis che è scomparso). Collins si reca nel Devon,nella villa di campagna del ministro ed usa il suo charme per far " parlare "Mabel,la figlia della vittima. Scopre  così  che il ministro ha un altro figlio Ronald che però è stato mandato in Sudamerica per aver combinato delle sciocchezze giovanili ad Oxford. Mabel ,a sua volta, ha un fidanzato che non piace al padre. Quindi,due ipotetici assassini.Movente: l'eredità e l'amore. Tutto lascia presagire che il privé avrà la meglio sul serio funzionario, ma nulla è certo in un giallo e nella vita....
Imperdibile

giovedì 3 maggio 2018

"Delitto in Cornovaglia"(" Cornish Crime"-1935)di Anthony Weymouth Polillo 2018

scritto da Giuseppina La Ciura

"Congelato",  Bassotto n.173, deve essere piaciuto, se l'editore Marco Polillo pubblica pochi mesi dopo " Delitto in Cornovaglia" sempre con l'ineffabile ispettore del CID Treatgold. L'autore, Anthony Weymouth, possiede una dote rara tra i giallisti: non si perde in particolari inutili. Il compito che si è prefisso è scrivere un poliziesco e questo fa con linguaggio semplice, descrizioni attinenti alla vicenda narrata,personaggi credibili e soluzione logica. Il lettore si abbandona al testo ed arriva alla pagina finale senza sobbalzi, paure improvvise e colpi di scena. Eppure,non si addormenta: è in pace con il mondo intero. Lo stesso efferato delitto-un avvocato trafitto al cuore nel suo letto da un coltellaccio intarsiato- non suscita effetti grandguignoleschi, ma solo una leggera curiosità. Il lettore si chiede""Ma perché lui,un tipo anonimo, tranquillo, senza un passato turbolento? Uno scapolo londinese,ordinato,preciso,di mezz'età,onesto? "Allora,  pensa che la vittima designata o l'assassino misterioso sia il suo vicino di camera, Geoffrey Rankin, nipote della padrona di casa Mrs Bennet, dalla vita dispendiosa e sempre circondato da creditori stanchi di attendere.  Geoffrey è scomparso nella notte dell'omicidio in pigiama e scarpe da tennis. E' introvabile. Treadgold,il piccolo, eccentrico ispettore londinese non crede  però a ciò che può apparire troppo facile. Lui cerca dettagli che sembrano di nessuna importanza, interroga con sapienza gli ospiti di Mrs Bennet nella tenuta di Philleigh House, indaga a Londra sul passato della vittima, corre dalla Capitale alla Cornovaglia guidando la sua vettura in modo spericolato, va diritto alla meta.Spiega infine come fosse un professore ai suoi ascoltatori come si sono svolti i fatti, mentre Mrs Bennet offre il tè. Cosa volete di più da un Giallo Inglese?   

mercoledì 2 maggio 2018

" Nel Tempio degli uomini talpa" ("The Mole People")di Virgil. Vogel ,1956
scritto da Giuseppina La Ciura

Nel mese di Aprile  mi sono data all'horror e alla fantascienza. Ho potuto ammirare così il talento di Guillermo Del Toro in " Mimic"(il suo non molto riuscito film d'esordio) " La spina del diavolo", " Il labirinto del fauno",ma soprattutto ho gradito John Agar,il primo marito di Shirley Temple,in " Nel tempio degli uomini talpa",regia del misconosciuto Vogel.
La pellicola inizia in modo originale: il professor Frank Baxter enuncia la teoria della terra cava di Symmons e Teed. Convinti dalla facondia dell'eminente scienziato, un gruppo di archeologi americani tra cui primeggia il dr Roger Bentley(John Agar) partono per l'Asia Centrale. Si trovano in una zona montuosa quando si apre una crepa nel terreno e quattro del gruppo finiscono al centro della Terra. Lì al buio vivono gli ultimi Sumeri, semiciechi e brutali: i cosiddetti uomini talpa. Dato che non ci sono viveri, essi si cibano della carne dei loro schiavi, esseri mostruosi che sono al totale servizio dei potenti(Re e sacerdoti). Gli archeologi incontrano anche delle donne che hanno il compito di procreare. Una di esse Adad(Cinthia Patrick) è di razza europeide: è bianca,bionda,bella e poco vestita.. Il dottor Bentley e Adad si appartano per una notte d'amore. La pax tra le mostruose creature e gli umani dura però poco. Inizia la terribile caccia all'uomo nelle viscere della terra. Per fortuna, quando le cose si mettono male per i Nostri,si scatena un terribile terremoto. Bentley e un collega tornano "a rivedere le stelle," Adad muore. Peccato...

martedì 1 maggio 2018

" L'indizio della luna crescente"("The clue of rising moon"-1935)di Valentine Williams.Polillo 2018
scritto da Giuseppina La Ciura
Nel mese di Aprile in cui mi sono dedicata al trasferimento coatto delle mie antiche recensioni su un'altra piattaforma,ho letto molto poco a causa della mancanza di tempo. Ma per Valentine Williams (1883-1946) questo tempo, l'ho trovato. Un vero miracolo,ma ne valeva la pena." L'indizio della luna crescente" è infatti un giallo gradevole, che assembla con grazia insolita per un policier quasi tutti i topoi della letteratura classica d'enigma. Il finale però sorprende e delude. L'assassino(i) proviene infatti dalla metropoli prediletta dai nostri giallisti, la fatal Chicago.Troppo ovvio per un giallo che non lo è fino ai capitoli conclusivi. Ma è ovvio che l'autore,britannico fino alle midolla, collochi la sua storia, i suoi personaggi e il suo investigatore di Scotland Yard sui monti Adirondack,stato di New York? Mr Lumsden ha raccolto nella sua splendida tenuta tra i boschi e in riva ad un lago amici come Victor Haversley e signora, zitelle ardite come miss Ryder dall'udito finissimo,il vecchio medico Bracegirdle, ragazze procaci come Sara Carruthers, amici dei figli,segretarie affidabili come miss Ingersoll. Alla allegra-si fa per dire-brigata si era aggiunto lo scrittore-ed io narrante-Peter Blakeney, malandato a causa dei postumi dei gas tossici della Grande Guerra. Tra partite a tennis, nuotate nel lago al chiaro di luna, bridge e passeggiate a cavallo, il tempo trascorre sereno,ma non per Victor Haversley. Il facoltoso industriale sa che la sua consorte,la bella Graziella, lo tradisce con un certo Waters(lì presente) e che Sara ,che lui corteggia a colpi di bracélet di Cartier,non lo vuole. Disperato(?) si rifugia in un bungalow in riva al lago con la scusa sempre valida degli affari. Alle 11 con la "rising moon", miss Ryder e il dottor Bracegirdle che giocano a carte in terrazza odono uno sparo. Accorre subito Blakeney che trova Victor morto stecchito. Suicidio! Arriva dopo lo sceriffo Hank Wells grande e grosso ma ingenuo(è americano..) con  Trevor Dene,l'occhialuto uomo di Scotland Yard in vacanza. Dene non è convinto del fatto che Haversley si sia ucciso:per lui è omicidio. L'indizio fondamentale sta nella luna crescente. Purtroppo, i gangster di Chicago non l'hanno mai vista luccicare sulle onde del loro lago. Hanno sempre qualcos'altro per la testa e per le mani. Donc.....Dene torna a Londra, Blakeney trova un'infermiera per la vita.