venerdì 31 maggio 2019

" Io mi salvo da sola"di Rita Dalla Chiesa- Mondadori, 2019
scritto da Giuseppina La Ciura
In questi giorni è uscita la autobiografia di un personaggio molto amato in Italia: Rita Dalla Chiesa. Io ho voluto leggerla "tentata" dal titolo. "Io mi salvo da sola". E' proprio così? Non direi. L'autrice ha avuto molti dolori come la morte improvvisa della madre stroncata da un infarto, l'assassinio dell'amatissimo Padre a Palermo, la fine prematura del genero,marito della figlia Giulia e soprattutto la fine del suo matrimonio con Fabrizio Frizzi.In tutte queste tragedie non è stata proprio sola: ha avuto il sostegno di fratelli,compagni, amici ed amiche carissime come Mara Venier, una carriera televisiva di successo, l'affetto dei telespettatori. Ma perché non lasciarla nella sua convinzione?

domenica 26 maggio 2019

" Gli omicidi di Beacon Hill"(" The Beacon Hill Murders" 1930)di Roger Scarlet-I Bassotti- 2019
Scritto da Giuseppina La Ciura

Dietro lo pseudonimo di Roger Scarlet  si celano due donne made in Usa: Dorothy Blair ed Evelyn Page.Appartenenti entrambe a famiglie altolocate, colte e brillanti, si incontrarono per caso in una casa editrice di NY e diventarono inseparabili. Nel 1930 pubblicarono il primo dei loro cinque polizieschi " The Beacon Hill Murders" che la Polillo ha pubblicato in questo Maggio  per l'ottima traduzione di Dario Pratesi.
Gli omicidi di Beacon Hill a Boston vengono narrati in prima persona dall'avvocato Underwood, grande amico dell'ispettore Norton Kane( c'è anche un sergente, certo Moran,non molto sagace ,come vuole la prassi del romanzo holmesiano).
A Beacon Hill abita la famiglia Sutton. Il capofamiglia Fred è arrivato alla ricchezza grazie ad operazioni finanziarie poco chiare. E' sposato con una donna sottomessa e poco intelligente da cui ha avuto due figli: James dissoluto ed inetto e Katherine, di grande personalità e legatissima al padre(complesso di Elettra?). Da un po' Sutton ha intrecciato una relazione con mrs Anceney, una donna bellissima e molto in vista nell'alta società.Quella sera fatale Sutton l'ha invitata a cena a Beacon Hill insieme con il  suo assistente Gilroy e l'avvocato Underwood. E' ovvio che è presente tutta la sua famiglia compreso il cognato Bert, un tipo intrigante e pettegolo.
Conclusa la cena, Sutton e la sua ospite si trasferiscono nel salotto di lui. Underwood va via,ma, fatti pochi passi, si accorge di aver dimenticato il bastone e torna indietro. Ha appena varcato la soglia di casa che si odono  prima un urlo raccapricciante e  poi un colpo di pistola. Underwood si reca subito nel salotto di Sutton e lo trova  in una pozza di sangue. Nella stanza c'è la sola mrs Anceney. Di lì a poco arriva l'ispettore Kane che vorrebbe interrogare la donna che si rifiuta però di parlare :vuole il suo avvocato. Viene quindi condotta in una stanza guardata a vista da un poliziotto. Ciò non impedisce allo scaltro assassino di tagliarle la gola.
Iniziano le indagini lente e minuziose......Il finale è assolutamente imprevedibile,ma dà al romanzo un che di illogico, di assurdo. Basta dire che l'assassino è pazzo?


mercoledì 22 maggio 2019

"Colpi di martello"(""Fell purpose")di August Derleth-I Gialli Casini,1954
scritto da Giuseppina La Ciura


August Derleth(1909-1971) è stato attivo in molti campi letterari. Ha scritto dodici polizieschi di cui in Italia ne sono stati tradotti solo tre:
-" L'enigma dei Narracong"( "The Narracong Riddle") Le tre scimmiette -1956(da me recensito)
-"Un caso per il giudice Peck"( No future for Luana")Gialli Casini-1957
- "Colpi di martello"("Fell Purpose") Gialli Casini-1954
Il protagonista di questi tre gialli è il giudice Ephraim Peck, un vecchio signore dall'antiquata palandrana, dal capello a larghe falde e l'inseparabile ombrello. E' un uomo molto serio, anche se può apparire eccentrico, riservato, acuto osservatore, flemmatico. Il suo giovane aiutante è Lorin Fenner, un personaggio quasi evanescente.
Il Giudice vive e lavora a Sac Praire nel Winsconsin( Derleth era nato in quello Stato),ma per questo caso si deve spostare in una cittadina dal poetico nome di Lac de La Lune. E' il Capo della Polizia John Ross che chiama in suo aiuto il Giudice e il suo assistente perché sarebbe coinvolto in un duplice delitto a colpi di martello suo nipote Roger Bertram. Inizialmente,le vittime sono due donne sulla settantina:la vedova Mrs Greisman e miss Julia Lapiere.(a queste si aggiunge dopo il loro amico Ferdinand Bates). L'affaire è complicato per il movente. Nulla è stato portato via dalle case delle vittime,per cui niente furto. Né si può parlare di delitto passionale data l'età vetusta degli assassinati.Il denaro? L'erede Conway non naviga in cattive acque. Resta la vendetta. 
Lac de Lune è una cittadina che vive nel passato. Puritana, tradizionalista,pettegola. Le tre vittime appartenevano alle famiglie fondatrici del paese e si sentivano i garanti del buon nome del luogo. Niente scandali amorosi, niente adulteri, niente matrimoni tra giovani di famiglie di livello sociale diverso. In passato una ragazza si era suicidata per le chiacchere dei tre circa una sua relazione con un operaio. Ed ora si faceva di tutto perché MoiraClough( di nobili ascendenze)non sposasse Roger Bertram,nipote del Capo della Polizia e di basso ceto. Ma Roger è un tipo focoso,impulsivo,irruente e tutto lo accusa......
Meno il Giudice che,con calma, dipana la matassa in tempo per andare a cena a casa sua.
Finale imprevedibile, movente troppo melodrammatico. Altri tempi 
PS In copertina il bellissimo William Holden

venerdì 17 maggio 2019

"Dissonanza" di Dawn Blackridge- Self Publishing-2019
scritto da Giuseppina La Ciura


Il romanzo d'amore -amato o vituperato-ha sempre avuto nel tempo due protagonisti:un maschio ed una femmina.La trama classica: incontro-scontro,amore, nozze.Adesso no. Adesso è di moda il romanzo d'amore tra male e male, un amore gay. Curiosa come sono,ho voluto leggere un simile tipo di romanzo e ho scelto "Dissonanza" di Dawn Blackridge. Non so nulla di questa scrittrice,ma immagino che sia italiana perché non c'è un titolo straniero né un traduttore. Non sono certa  che sia stata né nel Nebraska né a NY,un po' come Scerbanenco con Boston.
Tutto ha inizio il 15 Gennaio,a Comstock ,Nebraska. Kevin Stanford ha 8 anni ed un padre che,in assenza della moglie che lavora di notte pulendo uffici,abusa del figlio e poi si ubriaca. Una notte,la moglie torna prima e scopre i misfatti del marito che giace ubriaco sul divano. Sconvolta dall'orrore gli sfonda il cranio con una mazza di baseball. Viene condannata a dieci anni, ma l'anno successivo all'ingiusta condanna muore in carcere. Kevin resta solo al mondo. Passa da una famiglia affidataria all'altra finché non trova in Katie,un'assistente sociale,una seconda(o prima?)madre. La donna è l'unica che possa toccarlo: Kevin rifiuta ogni contatto con tutti gli altri esseri umani. Mentre lavora in biblioteca, si dà alla scrittura(nel frattempo Katie è morta). Scrive un libro su un amore gay in un mondo alieno. Dannaeel,la segretaria di Mark Ricer, giovane ed importante editore, lo legge,le piace e lo passa al suo datore di lavoro. Mark si innamora del testo e poi di Kevin. Vorrebbe farne il suo compagno di vita,ma Kevin non si fa nemmeno toccare la mano. Niente paura: Mark sa aspettare e corteggiare con una dolcezza che le ragazze di oggi si sognano. Riuscirà Mark a conquistare Kevin per tutta la vita?
Miele a volontà



mercoledì 15 maggio 2019

" Le disubbidienti" di Elisabetta Rasy-Mondadori,2019
scritto da Giuseppina La Ciura



"Le disubbidienti" sono le donne che si oppongono al loro destino di sottomesse e si impongono per il loro coraggio,tenacia e talento in un mondo dominato dagli uomini. Elisabetta Rasy, una delle nostre migliori scrittrici, sceglie di raccontarci le vite e le opere di sei grandi artiste che hanno vissute in secoli diversi ma che sono accomunate dalla passione per l'Arte,per la Pittura. Alcune sono celebri come Artemisia Gentileschi e Frida Kahlo, altre meno note al pubblico ma non agli appassionati come Elisabeth Vigée -Le Brun-la ritrattista di Maria Antonietta-, Berthe Morisot, musa e collega degli Impressionisti, Suzanne Valadon e la tragica Charlotte Salomon che morì a 26 anni in un campo di concentramento nazista.
La Rasy come sempre si esprime con la sua scrittura lieve ed elegante,mai tediosa ed enfatica.
Consigliato

venerdì 10 maggio 2019

"La casa della freccia"(" The house of the arrow"-1924) di A.E.W.Mason- Gem, 1934
scritto da Giuseppina La Ciura

Sebbene " At the villa"( " Villa Rosa") sia considerato il migliore dei sei polizieschi di A.E.W. Mason, io gli preferisco "La casa della freccia"(1924). Questo libro appartiene al numero dei pochi che ho letto una volta sola,ma che mi sono rimasti dentro per la loro straordinaria bellezza compositiva ed irripetibile atmosfera. Il romanzo è ambientato a Digione, una tranquilla cittadina nel cuore dei vigneti di Francia. La casa che dà il titolo all'opera è Maison Grenelle dove l'ultimo proprietario conserva una freccia dalla punta intinta in un veleno potente ma che sfugge ad ogni indagine autoptica(un topos del tempo). Nella villa abita una vedova Jeanne -Marie Harlowe con la nipote Betty e la dama di compagnia Anne Upcott. Inoltre bazzica villa Grenelle il cognato della vedova,un russo, certo Boris Waberski il quale si considera a tutti gli effetti l'erede. Improvvisamente Mrs Harlowe muore e si scopre che ha lasciato tutte le sue ricchezze alla nipote. Waberski non la prende bene ed accusa Betty di aver avvelenato la vecchia signora.La giovane donna si rivolge disperata ai suoi legali inglesi e mr Jim Frobisher si precipita a Parigi dove incontra il famoso commissario della Sureté Hanaud. Se il giovane Frobisher, colpito al cuore dalla bella  e dolce Betty, si dedica solo a discolparla da una così grave accusa, Hanaud, che fisicamente non assomiglia all'ascetico SH, ma è piuttosto  il papà di Maigret, indaga a largo raggio. Molte persone rispettabili si sono suicidate a Digione a causa di lettere ricattatorie scritte con una macchina da scrivere Corona. Emergono palazzi abbandonati, loschi personaggi, farmacisti poco raccomandabili, avvelenatrici di gran classe, alibi geniali, portantine misteriose, stanze piene di oggetti preziosi.
Hanaud arriva alla verità(che è leggibile sulla facciata della chiesa gotica di Notre Dame di Digione).Frobisher trova l'anima gemella. 
Imperdibile

sabato 4 maggio 2019

"Ore 10,Porta Nuova" di Gianna Baltaro- Manzoni editore, 2007
scritto da Giuseppina La Ciura


E' la seconda indagine del commissario Martini. Uomo maturo, affascinante, scapolo ma sensibile al fascino femminile, elegante è stato un leggendario capo della Questura di Torino. Poi, un'eredità -una proprietà terriera nelle Langhe- lo ha spinto a lasciare la Polizia e a fare il signorotto di campagna. D'inverno,però, quando fa freddo e nevica, Martini torna a Torino ospite della sorella e del cognato:una tana calda e pasti gustosi anche se le Sanzioni si fanno sentire(siamo,è ovvio, nel 1935). L'ex Commissario vorrebbe riposarsi,ma il nuovo capo della Polizia Piperno non lo lascia in pace. Lo vuole con sé in un caso molto misterioso ed inquietante: l'assassinio a Porta Nuova del professor Eugenio Lamberti. L'insegnante è un giovane serio, riservato, integerrimo. Una delusione d'amore- non aveva potuto sposare una ragazza di cui era innamorato perché sua madre,la matriarca, si era opposta per motivi di ceto-  lo aveva reso scontroso e puritano. Inizialmente, i due poliziotti pensano che il Lamberti sia l'autore delle lettere ricattatorie che vanno circolando nel quartiere di San Salvario e il suo assassino una vittima del ricatto. Ma la successiva morte per soffocamento di una giovane commessa(con amante) rende molto problematica questa pista. Bisogna cercare il movente altrove. Mentre Piperno si agita senza concludere molto, Martini con calma olimpica interroga, indaga, mette insieme i pezzi del puzzle e giunge alla verità. Imprevedibile.
La Baltaro è la Christie d'Italia? A Voi.....