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domenica 29 aprile 2018

2 Lug 2017

“Nelle nebbie del Gambero d’oro” di Gianna Baltaro-Manzoni editore ,2004

Scritto da Giuseppina La Ciura
Il Luglio 2017 dà la sensazione che sul piano del Poliziesco sarà in pieno Amarcord(almeno a vedere i titoli della collana principale). Io non sono voluta esser da meno e ho tirato fuori il primo giallo di Gianna Baltaro, grande giallista di Torino ormai dimenticata(o quasi). Si tratta di “Nelle nebbie del Gambero d’oro”del 1990 che l’editore Manzoni ripubblicò nel 2004 con caratteri molto grandi adatti agli ipovedenti.
Gianna Baltaro ne scrisse altri 18 di gialli,ma uno solo apparve nella collana mondadoriana “Delitti in prima classe” del 1994.Immagino che sembrò troppo antiquato e non ne furono pubblicati altri. Peccato! La Baltaro possiede uno stile elegante, nitido, scorrevole,che rende la lettura molto gradevole. Le descrizioni della Torino degli Anni 30 sono lucide, quasi fotografiche, senza eccessi inutili e frasi fatte. La Torino della Baltaro è viva, palpitante, vera. I personaggi del dramma poliziesca non hanno niente di artefatto. In quel condominio al Gambero d’oro abitano esseri umani con le loro debolezze, peccatucci, desideri impossibili ed ambiguità. Ci sono varie coppie di mezz’età con figli.La moglie ha perso la sua grazia,ma non il suo buon gusto, si dedica solo alla casa,a fare economie,a cucinare,a fare felice il marito. I figli,maschi e femmine, non hanno molta voglia di lavorare. Flirtano, passano le ore al bar, si incontrano dentro i portoni mentre la nebbia incombe. E se le richieste delle fanciulle sono esose(e lo sono), i giovinotti vanno al casino, luogo ameno per tutti i maschi del Ventennio. Le fanciulle ripiegano sugli uomini sposati, che sono più malleabili perché non c’è il divorzio e la separazione è un disonore.La più abile in questi giochi è la diciassettenne Marina, quasi una bambina, che si incontra con vari uomini sposati ricevendone regali e con un amico maturo di lunga data che potrebbe essere suo padre. Ma una mattina sotto un ammasso di cartacce tra polvere e sorci nella cantina Marina viene trovata strangolata.Il medico legale -per fortuna- nega che ci sia stata  volenza carnale.
Il Capo della Mobile di Torino Piperno ,avendo saputo che il suo brillante precedessore Andrea Martini è a Torino ospite della sorella, gli chiede aiuto perché si rende conto che i torinesi parleranno con più facilità con uno della loro città. E Così Martini, che aveva lasciato la Mobile ,per fare il viticultore nelle Langhe,non si sottrae alla richiesta dell’amico ed inizia l’indagine che risulta tutt’altro che facile e gradevole. E’ sempre doloroso per Martini entrare nel cuore di una famiglia, di un essere umano, anche  di un duplice assassino. Bisogna. E poi nevicherà e tutto tornerà come prima

2 commenti:

  1. La ringrazio moltissimo per avermi fatto conoscere la Baltaro. I suoi libri sono ambientati in una Torino anni '30 oramai scomparsa, hanno una bella trama gialla, personaggi per caratterizzati e, soprattutto, rivedo i luoghi della Torino a me familiare trasfigurati nella Torino anni '30. La 1° indagine è ambientata praticamente sotto casa mia e ammetto che fa un certo effetto leggere la descrizione della mia via e del centro di Torino in generale com'erano quasi 100 anni fa. Grazie ancora

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  2. Grazie a Giusi La Ciura e a Lucy! Possiamo invitare su https://www.facebook.com/groups/GliAmiciDiGiannaBaltaro/ ?

    Gli Amici di #GiannaBaltaro

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