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domenica 29 aprile 2018

22 Feb 2017

“La casa dei Krull”(“Chez Krull-1938)di Georges Simenon- Adelphi 2017

Scritto da Giuseppina La Ciura
Nel corso del 1938 Georges Simenon visse momenti di grande angoscia perché sentiva che la Guerra si avvicinava(e lui era memore della Prima). Per alleviare la tensione scrisse due romanzi  in cui   affrontò tematiche  familiari come ” Le sorelle Lacroix”  e “La casa dei Krull”(che venne pubblicato nel 1939)
Hans Krull ,in fuga dalla Germania per misteriosi “motivi politici”, chiede ospitalità in Francia- ricevendola- ai parenti Krull naturalizzati francesi. La famiglia vive modestamente dei proventi di un emporio frequentato da operai delle chiuse, marinai di passaggio ed ubriaconi come Pipì(che deve il suo soprannome al fatto che urina davanti a tutti vicino alla sua chiatta semiaffondata) Il capofamiglia Cornélius,che è sordo e sembra vivere in un mondo tutto suo,  crea cestini nel laboratorio.E’ sposato con Maria,donna severa e forte,da cui ha avuto tre figli. La grande, Anna, è destinata alla solitudine,il maschio Joseph sta per laurearsi in medicina , la piccola Elisabetta  studia pianoforte.I Krull naturalizzati francesi vogliono integrarsi  e fanno di tutto per mantenere un certo decoro..Hans Krull li deride perché sa  che per i francesi i suoi parenti saranno sempre dei “diversi”, degli “stranieri”,dei “crucchi”. Lui vuole restare se stesso. Ed eccolo sedurre la cuginetta,flirtare con due fanciullette, scroccare soldi agli zii e ad altri tedeschi. Bella vita!
Poi, avviene la  tragedia. Sidonie,la jeune fille di Pipì, viene violentata ,strangolata e gettata nuda nel fiume. Le indagini( mancando l’ispettore Maigret….) si arenano presto. Di Sidonie viva o morta non si occupa nessuno. Meno la madre Pipì che aizza i suoi compatrioti ,ignoranti e razzisti, a dare  la colpa ai Krull, in particolare  a Joseph che sanno casto, represso(e guardone).E così si dà l’assalto alla casa dei crucchi. La Polizia finge di arrestare Joseph,mentre nel laboratorio il vecchio Cornélius sceglie un’uscita dalla vita più decorosa.
Un romanzo dur che più dur non si può(quasi zoliano), ma Simenon decide di concedere al suo lettore un tredicesimo capitolo decisamente ottimista.Bello,ma non bellissimo
* In realtà i Tedeschi sono molto diversi da Hans Krull.. Vuol dire che Simenon,belga,li vedeva così….. 

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