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lunedì 30 aprile 2018

8 Mar 2018

“L’amaro tè del generale Yen”( “The bitter tea of General Yen”) di Frank Capra 1933

Scritto da Giuseppina La Ciura
Frank Capra è celebre per  le commedie che diresse negli Anni 30 e 40 con Jimmy Stewart e Jean Arthur o Donna Reed. Ma il regista di “La vita è meravigliosa” girò anche film d’avventure e drammatici come “Proibito”,”Perfidia”con una Barbara Stanwyck giovanissima e molto bella. Tra queste pellicole dei primi anni 30 ho scelto ” L’amaro tè del generale Yen”:Il titolo è invitante, così come  la locandina.Girato nel 1933,quando non era ancora entrato in vigore il codice Hayes, affronta il tema molto delicato -anche per i nostri tempi-di un amore interazziale. In piena Guerra Civile, si incontrano a Shangai il temibile generale Yen e la futura moglie americana di un missionario occidentale. Nel grande caos tipico dei conflitti civili, Megan Davis(la fiancée interpretata da Barbara Stanwyck)viene salvata dal generale Yen,uomo potente e crudele.Il Cinese(ruolo che è affidato al bellissimo nordico Nils Asther truccato in modo ridicolo per dargli un volto orientale)la affida alla sua concubina Mah-Li(la bravissima Toshia Mori dagli occhi di pantera).Megan finisce nella raffinata dimora del Generale tra tutti i lussi possibili. Yen si rivela uomo delicato e tenero e con il suo charme riesce a colpire i sensi addormentati della giovane Yankee, che lo sogna a far l’amore con lei. Ma la diversità culturale resta. Megan da cristiana crede nella forza salvifica del perdono,prova pietà per i vinti, è leale e sincera. Il Generale vive nell’ambiguità, considera i suoi uomini come schiavi di cui disporre a piacimento,ha una concubina che tratta come una serva,una bella bambola,un oggetto. Ma il suo amore per Megan è vero,forte e lo costringe a bere un tè avvelenato, mentre la fanciulla,vestita  da concubina, gli si offre sottomessa come una donna orientale.
Questa  sequenza è davvero memorabile. Sembra che a filmarla sia stato Fritz Lang o Von Stroheim anche perché la fotografia è tutta basata sui toni scuri,densi, tipici dell’espressionismo tedesco.Quanto al contenuto,  Capra sembra volerci dire nel 1933 che non è il colore della pelle a dividere due persone che si amano, ma le culture ancestrali, vecchie di millenni di cui non possono liberarsi.
Allora,il film non ebbe successo. Oggi è stato rivalutato. E’ quindi da vedere. 

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