7
Mar
2017
“Per te ho ucciso” (“Kiss the blood off my hands”)di Norman Foster- 1948
Fuggito
da un campo di concentramento nazista,l’americano Bill Saunders(un Burt
Lancaster dal sex appeal irresistibile)scende da una nave a Londra e si
trasferisce subito in un bar del porto. Beve. Il proprietario del
locale è stanco e vuole chiudere. Saunders, che la guerra ha reso
violento ed instabile, lo aggredisce ed accidentalmente l’uccide. Poi
fugge per le strade di una Londra notturna, lugubre e bagnata che
assomiglia alle città tedesche care a Lang e Murnau.Inseguito da una
folta schiera di poliziotti, si rifugia in casa di Jane Wharton(Joan
Fontaine), un’infermiera di buon cuore e sensibile al fascino del
giovinotto. La ragazza lo aiuta, gli trova un lavoro di autista nel suo
ospedale, se ne innamora. Ma un certo Carter( Robert Newton),un boss
degli angiporti, ha assistito all’incidente nel bar e comincia a
ricattare Saunders………
” Per te ho ucciso” inizia come un perfetto noir, ma presto vira verso il melodramma(e come non potrebbe con due interpreti del genere?). E il finale catartico concede ai due amanti un filo di speranza cui aggrapparsi per sopravvivere. Regia un po’ piatta, belle le musiche di Rozsa.
Gradevole.
” Per te ho ucciso” inizia come un perfetto noir, ma presto vira verso il melodramma(e come non potrebbe con due interpreti del genere?). E il finale catartico concede ai due amanti un filo di speranza cui aggrapparsi per sopravvivere. Regia un po’ piatta, belle le musiche di Rozsa.
Gradevole.
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