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domenica 29 aprile 2018

20 Ott 2016

“Scomparsa”(“Carthage” -2014)di Joyce Carol Oates. Mondadori 2016

Scritto da Giuseppina La Ciura
Il penultimo romanzo della grande scrittrice americana Joyce Carol Oates si intitola” Carthage” come la grande città africana rivale di Roma che venne distrutta nel 146 ac da Scipione l’Emiliano. La Carthage della Oates è una cittadina all’estremo Nord dello Stato Di New York, quasi al confine con il Canada. E’ abitata da bianchi discendenti degli anglosassoni venuti in America nel Settecento. E’ una cittadina ordinata, ricca di associazioni e vita sociale. Tra le famiglie del luogo primeggia quella dei Mayfield. Il padre Zeno è stato un grande sindaco,integerrimo ed affabile. Marito fedele della  dolce Arlette ha due figlie, la bella Juliet e l’intelligente Cressida.Juliet è una brava ragazza fidanzata con il tipico bravo ragazzo americano, Brett Kincaid, tutto Patria e famiglia. Cressida è brutta, o meglio si sente brutta, ha valenze autodistruttive ed odia la propria sorella rivale in un amore impossibile.(il Kincaid,appunto). La vita tranquilla di Carthago e dei Mayfield viene sconvolta dall’11 Settembre e poi dalla guerra in Iraq. Brett parte volontario e torna distrutto nel fisico e nel sistema nervoso. Ha visto e fatto cose terribili e non si sente più degno dell’amore puro di Juliet.A questo punto si fa avanti Cressida che tenta di sedurre il caporale “eroe di guerra”. Lui la respinge in modo violento e ,poi, confessa allo sceriffo di averla uccisa. Comunque, Cressida è scomparsa.
Se l’autrice fosse la Christie entrerebbe in scena Poirot con il fido Hastings. Ma la Oates ha insegnato a Princeton:non è una giallista. Ecco che nella seconda parte “L’esilio”il lettore affascinato ma non del tutto convinto, viene trascinato on the road lungo tutta la East Coast dell’America fino alla Florida. Uno strano Investigatore fa il verso a Virgilio e descrive con estrema crudezza il declino morale degli Stati Uniti,un grande Paese che ha perso i suoi valori e i suoi sogni. In questa seconda parte incontriamo afroamericani strafatti, lesbiche, poveri che muoiono di cancro perchè non hanno i soldi per curarsi,criminali incalliti e soprattutto reduci delle tante guerre al Terrore. Ma la Oates non è pessimista sul futuro dell’America. Bisogna pentirsi, redimersi, tornare(la terza parte si chiama “Il ritorno”) alle proprie radici cristiane.
Come se fosse facile………. 

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