19
Feb
2017
“Il fiume della colpa”(“The guilty river” 1886) di Wilkie Collins. Fazi, 2002
Il 22enne Gerald Roylake ritorna a Trimley Deen, proprietà che gli
spetta dopo la morte del padre. Non è felice il giovane erede. Ha
lasciato studi ed amici in Germania per una dimora e una vita che non
gli piacciono. Si annoia. Così, si ritrova a vagabondare per i luoghi
dell’infanzia, lungo il Loke, fiume fangoso e tetro. E’ notte. La
matrigna è in casa di vicini. Lui ha rifiutato. Il destino vuole che
proprio quella prima sera incontri Cristel,la bella figlia del mugniaio
Toller. E’ colpo di fulmine per entrambi. Ma il loro amore ha molti
nemici. La differenza di censo e di ruolo sociale, l’opposizione della
matrigna che vuole fargli sposare lady Lena e soprattutto la gelosia
morbosa dell’”Inquilino” un misterioso gentiluomo che vive presso i
toller dopo essere diventato sordo. Se Miserrimus di “La Legge e la
Signora” è orribile, “L’inquilino” è bellissimo. Li unisce una
devastante malvagità. “The lodger” tenta di avvelenare Gerard, ma viene
salvato da Cristel che poco dopo scompare. E’ morta tra le acque torbide
del fiume?.
“The guilty river” è lento, noioso, enfatico. E’ un’opera minore ed una delle ultime del grande scrittore vittoriano
“The guilty river” è lento, noioso, enfatico. E’ un’opera minore ed una delle ultime del grande scrittore vittoriano
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