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lunedì 30 aprile 2018

13 Feb 2018

” Quel giorno a Roma”(“When at Rome”) di Ngaio Marsh Rizzoli gialli-1975

Scritto da Giuseppina La Ciura
Ngaio Marsh visitò Roma nell’estate del 1968. Due anni dopo, pubblicò la ventiseiesima avventura di Alleyn dal titolo significativo “When at Rome”. Il poliziesco ebbe un grande successo di critica e di pubblico. Il sole, il profumo dei fiori mediterranei,le fontane zampillanti acqua purissima, le rondini che si rincorrono in un cielo terso, i canti dei romani, i bar all’aperto, le chiese antichissime, le opere d’arte, “le feste” proibite a base di droghe e nudità, “la dolce vita”. “Dolce vita” significa anche corruzione, droga, imbrogli di ogni genere. Di questi è maestro Sebastian Mailer, un inglese italianizzato(ha persino sposato una siciliana, certa Violetta). Costui è abilissimo nello scoprire i vizi altrui per poi ricattare. E’ anche nel giro della droga internazionale(cocaina ed eroina) e rifornisce giovani e meno giovani ricchi europei preda del vizio. Scotland Yard decide ad un certo punto di mandare a Roma il grande Alleyn allo scopo di porre fine a questi traffici  Nella Città Santa ,Alleyn scopre che Sebastien Mailer  usa come copertura un’agenzia di viaggi molto esclusiva. Si iscrive quindi ad un’escursione che ha il suo momento culminante nella visita guidata della Chiesa di San Tommaso.(che non esiste*) All’escursione partecipano pochi turisti quasi tutti inglesi: Sophia Braceley, matura lady a caccia di sesso e droga,il nipote ,l’hon. Kennet Dorne, viziato e vizioso, il misterioso maggiore Sweet, i coniugi olandesi Van der Vegel, legati da una passione torbida, Sophie Jason ,editor e il grande scrittore Barnaby Grant. La chiesa di San Tommaso è gestita da monaci irlandesi e ha una struttura molto complessa a causa dei suoi sotterranei che risalgono al periodo etrusco.Il gruppo dei turisti, scendendo verso le strutture più antiche ,in un’atmosfera allucinante, si disperde e dei vecchi conti vengono regolati senza che Alleyn si accorga di nulla. Interviene la Polizia italiana che si rivela inefficiente e corrotta-e poteva essere altrimenti, essendo la Marsh un’Inglese e per giunta molto snob?-. Alleyn è quindi solo,in un Paese straniero che non conosce e deve procedere con prudenza anche perché la vittima è un criminale e  l’assassino è un gentiluomo e” il più simpatico assassino che avessi incontrato”  Non è colpevole: si è adeguato.
“Se sei a Roma,fa’ come fanno i Romani”(pag 138).
* Leggere quanto scrive Piero de Palma in un commento. 

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