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lunedì 30 aprile 2018

12 Dic 2017

“Aria Mortale”(Murder ends the song-1941)di Alfred Meyers-Bassotti 2017

Scritto da Giuseppina La Ciura
In questo 2017 che sta per finire  Marco Polillo nei suoi Bassotti ha presentato molti autori noti solo agli addetti ai lavori e gialli particolari,eccentrici. Anche l’ultimo di Dicembre ha le stesse caratteristiche. L’autore Alfred Meyers(1906-1963)non è certo celebre  e il suo unico romanzo “Aria mortale” è molto particolare ambientato com’è tra il mondo della Musica Operistica e un’isola deserta di fronte a Portland(Oregon). Di Meyers sappiamo che era originario di La Grande ,Oregon e che studiò in prestigiose Università ed Accademie musicali. Fu molto amico del famoso critico e scrittori di Gialli Anthony Boucher con il quale condivise la passione per l’ Opera. Nel 1947 firmò con altri colleghi l’antologia San Francisco Murders. Poi scomparve nell’anonimato.
In questo contesto, non stupisce il fatto che i due coprotagonisti siano un tenore e un soprano e tra di loro l’aria “Caro nome”dal Rigoletto di Giuseppe Verdi. Il tenore,Anthony Graine, giovane e talentuoso, ricopre anche le parti di io narrante e di detective amateur. Il soprano,Marina Grazie, è in declino fisico e vocale dopo essere stata negli Anni 20 un mito mondiale e stella fissa del Met. Ora-siamo nel 1941-è costretta a cantare in provincia ,all’Opera di Portland. La rappresentazione di “Rigoletto” viene salvata da Graine e dal baritono che riescono a nascondere le manchevolezze della Grazie.Ma la cosa non turba la vecchia Diva,che il giorno dopo  -domenica-con un tempo feroce (vento,pioggia,neve) “costringe ” Graine e il suo segretario e pianista Walter  Sands a trasferirsi per mare in un’isola deserta dove l’industriale Bollman ha fatto costruire un castello enorme come loro nido d’amore. La Diva,però, lo ha abbandonato per un giovane tenore e Bollman è morto di crepacuore non prima di averle regalato un gioiello favoloso. Il castello è vuoto, pieno di ragnatele, gelido, senz’acqua. Marina se ne infischia: sarà il suo composito entourage( un medico, un gigolò,una segretaria, la nipote Elena ,un autista e due servi)ad interessarsi di riscaldare il luogo e di mettere insieme un pasto decente.Lei si siede al pianoforte e canta e ricanta “Caro Nome”. Un Aria Mortale perché su queste note bellissime viene uccisa con un un ferro da lavoro.
Da quel momento il melomane Meyers trae ispirazione da quasi tutti i melodrammi classici(ad eccezione di Puccini). Segreti inconfessabili(e confessi),intrighi complicatissimi, due altri omicidi e l’assassino che nel turbinare della  neve si immerge nelle acque gelide ed espia le sue colpe.
Graine può cantare ” La commedia è finita”( Pagliacci) 

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