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domenica 29 aprile 2018

“Tensione”(“Tension”)di John Berry-1949

Scritto da Giuseppina La Ciura
1949. Il noir dava segni di declino per cedere posto al thriller. John Berry diresse “Tension”(“Tensione”)in cui si avverte questo passaggio. Berry era un regista molto dotato,ma finì nella famigerata “blacklist” del senatore McCarthy e fu costretto a trasferirsi in Europa.
“Tensione” inizia con una sequenza memorabile: il capo della Poliziadel Dipartimento Squadra Omicidi Collier Bonnabel spiega allo spettatore quello che è il suo metodo per risolvere un caso:fare pressione su tutti i sospettati, stringerli in una serie di contraddizioni, giocare con le loro debolezze finché l’assassino non regge la tensione insopportabile e confessa. Egli prende come esempio della validità del suo metodo il caso di Warren Quimby.
Quimby(Richard Basehart) è il farmacista proprietario di un emporio che resta aperto 24 ore su 24 a Culver City. E’ un uomo mite e dolce,profondamente innamorato della moglie la bella ed avida Claire(Audrey Totter). Per lei il giovane dottore lavora,fa economie, cerca di darle ciò che la donna desidera(pellicce,una casa tutta per loro, profumi costosi, viaggi),ma lei è sempre scontenta e lascia il marito per un ricco sessantenne di Malibu. Il povero farmacista tanto innamorato si umilia al punto di recarsi dalla moglie e dall’amante per convincere lei a tornare con lui. Deager,l’uomo, lo percuote brutalmente.
A questo punto, Quimby decide che ucciderà Deager . Si costruisce una nuova personalità:quello di Paul Sothern,un commesso viaggiatore ,affitta un appartamento ed inizia una relazione con una fotografa,la dolce Mary Chanler(Cyd Charisse). Dopo varie minacce telefoniche come Sothern,Quimby si reca nella villa sul mare deciso ad uccidere il rivale. Ma gli manca il coraggio. Tornato nel suo appartamento,Quimby riceve la visita poco gradita della moglie che gli annuncia che Deager è stato ucciso con una Smith Wesson e poi quella della Polizia che lo arresta.Bonnabol inizia allora a servirsi in modo poco legale del suo metodo preferito e spinge,senza fare grandi sforzi, per scoprire l’assassino.
In verità, di tensione ve n’è poca. Tutto scorre come un thriller pacato e un giallo prevedibile. Alcuni elementi non convincono.
-Perché servirsi di una grande artista come Cyd Charisse per un ruolo minore?
-Perché l’assassino-che non è Quimby- ha sparato ed ucciso?
-Perché utilizzare il metodo di Bonnapel con un uomo mite, tranquillo ,non certo ansioso o nevrotico.?
Da vedere,perché è una rarità 

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