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domenica 29 aprile 2018

19 Dic 2016

“L’Uomo truccato”(“L’homme truqué” 1921)di Maurice Renard-RM ,1924

Scritto da Giuseppina La Ciura
Mentre recensivo il film di Freund tratto da “Les mains d’Orlac”,mi sono ricordata di”L’homme truqué “sempre del grande Maurice Renard .Io ho letto questo romanzo da ragazza ed in una versione molto ridotta  apparsa su RM del 1924:non mi piacque affatto.Adesso in questo dicembre piovoso e triste l’ho trovato -e letto-in versione integrale ,in francese e  su kindle  . Ho scoperto un libro dalle tematiche attualissime e dalla trama appassionante.
Prologo-Epilogo.
“Il corpo fu trovato dai gendarmi Mochon e Juliaz, della Brigada di Belvoux. Essi rientravano, all’alba,da un giro di sorveglianza e, venendo da Salamont, andavano a cavallo sulla strada dipartimentale, allorché a sei chilometri da Belvoux, nella foresta dei Thiot, scoprirono la cosa lugubre. L’alba era grigia.La pioggia era cessata ,ma un vento pungente increspava l’acqua delle pozzanghere e tormentava le foglie rimaste.”* La cosa lugubre è il corpo di un uomo steso a terra,morto. “C’est le docteur Bare”,il giovane medico del villaggio. Un colpo di revolver gli ha attraversato la testa. Non indossa il cappotto,mentre il contenuto delle tasche della giacca è sparso per terra: porta-moneta, porta-sigarette,stilografica,…. Un delitto,certo. Ma appare chiaro che  il movente non è il furto. I suoi aggressori gli hanno portato via solo il pastrano di pelle,il copricapo e l’automobile(che saranno poi ritrovati). I due gendarmi si recano,quindi, nella casa del medico che viveva nella strada principale di Belveux con un solo domestico,essendo celibe. Scoprono così che sono state portate via tutte le carte della vittima, si è frugato nella cassaforte,negli armadi, nei cassetti. Il pastrano di pelle  gettato su una sedia attira l’attenzione di un poliziotto. In una delle tasche interne trova alcune fogli di carta piegati in quattro e coperti di una scrittura fine e serrata. Quei fogli contengono la verità sull’affaire dell’homme truqué.
E’ l’ultimo anno della Grande Guerra. Jean Lebris, vicino ed amico del dottor Bare, viene ferito gravemente mentre combatte per la Patrie contro “les sales Boches”(il romanzo è del 1921 e il patriottismo è ancora molto sentito come l’odio e il disprezzo per i Tedeschi). Trasferito in stato di incoscienza in Germania viene “venduto” al dottor Prosope, il solito medico folle, molto à la page in quegli anni, che lo trasferisce nella sua clinica nel cuore di un’Europa sconosciuta(forse balcanica). Qui,lo scienziato osa un’operazione che non è riuscita ancora ai nostri chirurghi: sostituire gli occhi ormai ciechi di Lebris con degli occhi fosforescenti, elettromagnetici che vedono oltre le fasciature,i muri,la carne. L’intervento riesce e Lebris ne trae modo per ritornare tra mille sofferenze a casa, dall’amico dottore. A Belveux.
E qui mi fermo.
Renard è abilissimo nel mescolare fantascienza, poliziesco, dramma d’amore e spy-story. E tutto questo in una lingua francese palpitante, meravigliosa e perduta per sempre.
Da leggere!
Su Amazon ci sono varie edizioni di questo romanzo .Io consiglio quello apparso in “Je sais tout”-Mars 1921. L’edizione del Romanzo Mensile del 1924 deriva da una versione ridotta di una collana di romanzi fantascientifici e d’horror htpp://megakindlebook.blogspot.fr/
* La traduzione è mia. 

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