29
Mar
2017
“Il club degli assassini”(“The wooden overcoat”-1951)di Pamela Branch- I bassotti 2017
Pamela
Byatt Branch, di cui l’editore Polillo ha pubblicato in questo Marzo
tra”I bassotti ” il primo dei suoi romanzi “The wooden overcroat ” sotto
il titolo “Il club degli assassini “, appartiene alla folta schiera
delle ladies inglesi ,belle e ricche ,che per ingannare il tempo si
sono date -spesso con esiti felici-alla scrittura.L’elemento che le
accomuna è un sense of humour tipicamente britannico.Se la Mitford
-tanto per fare un esempio-lo usa con adorabile leggerezza ,la Branch
esagera ,dimenticando che un giallo resta un giallo e non un pasticcio
all ‘arsenico .
Benjamin Cann sta seduto “a crogiolarsi al tiepido sole del pomeriggio” Trafalgar Square gli sembra più grande di quanto l’avesse mai vista. Ma le sue mani tremano: teme di essere riconosciuto. Cann ha strangolato la sua commessa ed amante Rachel, che aveva il vizio di “attingere” alla cassa di casa ed è stato assolto. Non sa dove andare,è confuso e disperato quando un uomo dal feltro nero gli rivolge la parola. Dopo i soliti convenevoli, lo invita al suo club al numero 13 di Flood Walk a Chelsea. Poi, in taxi, si presenta come Clifford Flush,il celebre assassino dei treni, anche lui assolto ingiustamente. Ed al club un Cann sempre più confuso incontrerà altri famosi assassini che l’hanno fatta franca. Flush lo invita a far parte del club previa stesura di un testamento in cui Cann lascerebbe tutte le sue proprietà al Club.L’ometto vorrebbe pensarci e Flush acconsente. Cenerà con lui e i suoi amici,ma, poiché al club non c’è posto, passerebbe la notte ospite presso le due coppie di artisti che abitano nella casa vicina. Cann accetta. Si corica in una comoda stanza, ma non si sveglierà più.
Raccontare quel che accadrà dopo non sarebbe onesto per i lettori e molto difficile per me tanto la trama è ingarbugliata e per molti versi assurda. Posso solo dire che i cadaveri “eccellenti” si assommano, che i molti tentativi di liberarsene falliscono miseramente, che i ratti di ogni tipo vanno in giro indisturbati e che l’elefantiaco gatto Tom si dedica alle colombe morte. Flush, che non è più padrone né del club né di se stesso, si improvvisa detective e scopre l’assassino.Il più normale e il più pazzo di tutti.
A lettura conclusa è prevedibile avere qualche dubbio sulla sanità mentale propria e/o della Branch. Tranquilli:passerà.
Benjamin Cann sta seduto “a crogiolarsi al tiepido sole del pomeriggio” Trafalgar Square gli sembra più grande di quanto l’avesse mai vista. Ma le sue mani tremano: teme di essere riconosciuto. Cann ha strangolato la sua commessa ed amante Rachel, che aveva il vizio di “attingere” alla cassa di casa ed è stato assolto. Non sa dove andare,è confuso e disperato quando un uomo dal feltro nero gli rivolge la parola. Dopo i soliti convenevoli, lo invita al suo club al numero 13 di Flood Walk a Chelsea. Poi, in taxi, si presenta come Clifford Flush,il celebre assassino dei treni, anche lui assolto ingiustamente. Ed al club un Cann sempre più confuso incontrerà altri famosi assassini che l’hanno fatta franca. Flush lo invita a far parte del club previa stesura di un testamento in cui Cann lascerebbe tutte le sue proprietà al Club.L’ometto vorrebbe pensarci e Flush acconsente. Cenerà con lui e i suoi amici,ma, poiché al club non c’è posto, passerebbe la notte ospite presso le due coppie di artisti che abitano nella casa vicina. Cann accetta. Si corica in una comoda stanza, ma non si sveglierà più.
Raccontare quel che accadrà dopo non sarebbe onesto per i lettori e molto difficile per me tanto la trama è ingarbugliata e per molti versi assurda. Posso solo dire che i cadaveri “eccellenti” si assommano, che i molti tentativi di liberarsene falliscono miseramente, che i ratti di ogni tipo vanno in giro indisturbati e che l’elefantiaco gatto Tom si dedica alle colombe morte. Flush, che non è più padrone né del club né di se stesso, si improvvisa detective e scopre l’assassino.Il più normale e il più pazzo di tutti.
A lettura conclusa è prevedibile avere qualche dubbio sulla sanità mentale propria e/o della Branch. Tranquilli:passerà.
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