Archivio blog

domenica 29 aprile 2018

13 Nov 2017

” Un messaggio dagli spiriti”(“The Sittaford Mystery”-1931) di Agatha Christie

Scritto da Giuseppina La Ciura
Piove a dirotto, fa freddo. Decido di rileggere dopo molti anni “Un messaggio dagli spiriti” della grande Dama, un poliziesco che la neve ed una seduta spiritica rendono “magico”,indimenticabile.
Sittaford House è la bella dimora del capitano Trevelyan nei pressi di Dartmoor ,nel Devonshire.Il capitano, che è un uomo molto ricco,l’ha costruita per passarvi una serena vecchiaia. Non contento, ha costruito lungo un viottolo sei casette che poi ha venduto o affittato ad amici e conoscenti traendone larghi profitti.
Nell’autunno del 193… Trevelyan riceve la richiesta di due signore sudafricane, tali Willett(madre e figlia)che vogliono affittare per l’inverno Sittaford House per una cifra ragguardevole. Il capitano accetta e si trasferisce in una casetta nel vicino villaggio di Exhampton. Le Willett si rivelano affabili e mondane ed invitano con piacere per un tè o una cena i loro vicini.
E’ un pomeriggio di Dicembre. Fa un freddo terribile e nevica intensamente. Sono quasi tutti riuniti nel caldo, accogliente salotto di Mrs Willet, quando qualcuno propone di fare una seduta spiritica. Ma quello che doveva essere un gioco divertente si trasforma in un incubo: gli spiriti annunciano che il capitano Trevelyan è morto, assassinato.Tutti sono sconvolti ed increduli. Il maggiore Burnaby, grande amico di Trevelyan,nonostante il tempo da lupi, si precipita in casa del capitano.Egli giace con la testa sfondata nel suo studio.
Entrano in scena l’ispettore Narracott e il medico legale il quale asserisce che Trevalyan è morto alle 17,25 proprio come avevano rivelato gli spiriti. Narracott , da parte sua,scopre subito il movente(il denaro) e arresta ,tra i numerosi eredi della vittima,il nipote James,che aveva incontrato lo zio in quel pomeriggio e nell’orario fatali. Ma la fidanzata dell’accusato,Emily,ragazza energica e determinata, si trasferisce a Exhampton per trovare il vero colpevole. E lo trova grazie ad una “folgorazione”..
La Christie anche in questo romanzo del 1931(ma apparirà in Italia nelle Palmine nel 1935 in una traduzione raffazzonata)non si smentisce. E’ abilissima nel mischiare il poliziesco e il soprannaturale, nel costruire un paesaggio di grande fascino e nel presentarci tutta una serie di personaggi credibili,ma la soluzione non convince. Un paio di scarponi di Trevelyan che non si trovano,un paio di sci che non si adattano a quegli  scarponi ed il caso sarebbe risolto.
Quanto è brava,dame Christie specie quando il lettore ha 20 anni! 

Nessun commento:

Posta un commento