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lunedì 30 aprile 2018

26 Feb 2018

“I cinque funerali della signora Goering” di Pietrangelo Buttafuoco-Mondadori 2014

Scritto da Giuseppina La Ciura
Da una storia d’amore cartacea a un romanzo d’amore fatto da esseri umani – non tanto umani- : lui è Hermann Goering, erede del Barone Rosso durante la Prima Guerra Mondiale e poi numero due del Nazionalsocialismo, lei è Carin von Kantzow, la principessa delle nevi di Svezia. Si incontrano per caso(tutti i grandi amori nascono per caso) nel 1920. Lui,biondo, altero, fascinoso, ha 27 anni. Lei, bellissima ,bionda,irresistibile, 32. Lui è scapolo senza un soldo in tasca,lei è moglie e madre di Thomas ed è ricchissima. Sono entrambi di pura razza ariana. Arrivato in aereo in piena tempesta di neve, all’alba del nuovo giorno, riparte con lei per la Germania. Sono poveri,ma il marito di lei li mantiene per amore. Perché lei è malata, gravemente malata di tisi. Lui la cura con tenerezza infinita(Goering uccide i suoi rivali che gli sono d’impaccio come il capo delle SA,ma è un sentimentalone che piange per amore) finché nel fallito putsch di Novembre 1923 non viene ferito alla gamba. Il dolore è atroce. Per lenire tanta sofferenza, lui diventa morfinomane. I due innamorati entrano ed escono da ospedali(lei)e manicomi(lui). Lei è sempre più magra e pallida,lui sempre più grasso e rubizzo. Si sposano anche  perché così vuole il puritano Hitler di cui lui è ormai dipendente. Carin,la morfina,Hitler,la megalomania. Per dimenticare, fa una vita da principe rinascimentale tra ori, pietre preziose,ville stupende, feste favolose, yacht. Nel 1931, Carin muore in Svezia. Lui disperato la fa seppellire nel tomba di famiglia, ma poi la trasferisce in un’ apoteosi di labari e ceri ardenti a Carinhall,la meravigliosa dimora dedicata all’Amata. Siamo arrivati ai due primi funerali. Ce ne saranno altri tre, uno più terribile e macabro dell’altro. Goering si suicida a Norimberga e le sue ceneri sono sparse al vento. L’adorato corpo di Carin, che ha subito atroci oltraggi, ritorna anch’esso incenerito in Svezia,nella tomba di famiglia. La saga nibelungica si chiude con l’orrida Morte.
Buttafuoco è bravissimo nel raccontare questa storia d’amore purissimo, sublime come un’opera di Wagner, tra due personalità borderline. Goering abbraccia la sua donna con le mani insanguinate ed il cervello in fiamme e lei non si tira indietro. Anzi. Il linguaggio utilizzato  è quello barocco, ridondante che si usava nel Ventennio. Potrà sembrare datato ed anche ridicolo,ma non è così. Come avrebbe potuto lo scrittore descrivere personaggi ed epoche così grandi nella crudeltà e nell’orrore. se non con parole forti e coinvolgenti?Scivolare nell’enfasi antinazista sarebbe stato facile, ma Buttafuoco sa mantenere l’equilibrio. Per lui, Goring e Carin sono solo i protagonisti tragici e perdenti di una grande storia d’amore.
Da leggere.
NB La donna bellissima che siede con naturalezza accanto a Hitler è l’attrice Inga Ley che interpretò la parte di Carin Goering nel film ” L’amore al tempo degli Dei”. 

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