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lunedì 30 aprile 2018

9 Feb 2018

“La notte dimenticata dagli angeli” di Natsuo Kirino-Neri Pozza

Scritto da Giuseppina La Ciura
Prima di divenire la Regina del Noir psicologico, l’ erede  di Ruth Rendell, Natsuo Kirino, agli inizi della sua carriera letteraria si era data all’Hard Boiled(in realtà aveva debuttato come scrittrice di romanzi rosa, genere che non è molto popolare presso i lettori nipponici). Nel 1993 scrisse il primo dei suoi quattro Hard boiled pubblicato in Italia da Neri Pozza con il titolo ” Pioggia sul viso” In questo libro debutta il suo detective Murano Miro(in Giappone il cognome precede il nome). Dato che la Kirino è una scrittrice al femminile, Murano Miro è una giovane donna di trentacinque anni. E’ vedova-suo marito Hiroo si è ucciso-, indipendente, fragile e coraggiosa, bisognosa d’amore e di tenerezza ma anche una vera professionista che antepone il suo lavoro a tutto(o quasi), Non è in altre parole una dura, cinica, dalla pistola facile come Sam Spade o Marlowe, eroi indiscussi dell’Hard Boiled yankee. Non ha uno studio né una segretaria( l’aiutano il padre, un grande detective ormai in pensione ad Hokkaido e Tomobe, un gay fascinoso che gestisce un pub per soli omo). Non ha una macchina e così si muove per l’immensa Tokio in autobus, metro o a piedi. Non gira armata anche nei quartieri più pericolosi, quelli dei locali a luci rosse(il sesso anche quello estremo in Giappone è un’esperienza normale e la prostituzione un business come altri). E’ malinconica, poco empatica, solitaria. Non ha un metodo operativo:
procede per intuito ed istinto che spesso la tradiscono.
A questa donna si rivolge Watanabe Fusae, promotrice di un movimento in difesa dei diritti delle donne. Cerca una ragazza Isshiki Rina che in un film porno viene violentata brutalmente da tre uomini(attori?). Watanabe è convinta che la ragazza sia stata stuprata contro la sua volontà e che quel che appare come una finzione sia cruda e crudele realtà. Murano non è molto convinta del lavoro che ritiene molto pericoloso poiché sa bene che dietro la filmografia hard si nasconde la yakuza. Ma ha bisogni di soldi e quindi …L’indagine si dimostra da subito molto complessa . Rina è un tipo sfuggente, che ha alle spalle un passato pieno di abbandoni, umiliazioni,violenze e solitudine. Ha tendenze autolesionistiche che si esprimono in tagli sulle braccia e tentativi di suicidio. Per trovarla Murano sarà costretta a frequentare ambienti ed uomini poco raccomandabili. Sono giovani gigolò(gli host) che consolano donne sole di ogni età(i mariti giapponesi, ve li raccomando!), attori di film porno, registi e produttori di pellicole illegali destinati ad un pubblico particolare, quello degli amanti di scene in cui il sangue scorre e si torturano giovani donne fino alla morte. La nostra detective, come Sam Spade, cede al fascino di un ricco e perverso produttore, fa sesso con lui, rischia di finire travolta.Ma poi in una Tokio paralizzata dalla neve riprende il suo girovagare alla ricerca della “sua” ragazza sbandata. Non tutte le notti sono dimenticate dagli angeli.
La Kirino possiede il dono di una scrittura fluviale ma lineare e nitida che riesce a descrivere con lo stesso rigore paesaggi naturali e realtà metropolitane, ad entrare con discrezione in profondi recessi dell’anima,a raccontare con levità  realtà esistenziali fin troppo dolenti.
Imperdibile 

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