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sabato 28 aprile 2018

11 Giu 2016

“Cronaca di un amore” di Michelangelo Antonioni-1950

Scritto da Giuseppina La Ciura
“Cronaca di un amore” del 1950 è il primo lungometraggio di Michelangelo Antonioni. I critici che nei confronti del  “Maestro” sono sempre stati più che teneri hanno parlato anche di questo film d’esordio  di “incomunicabilità” Oggettivamente, io,nella mia modestia,non l’ho vista proprio.
Nel Marzo del 1943,l’ingegner Ferrari, ricco industriale milanese di età non più verde, incontra la bellissima Paola(Lucia Bosè) di anni venti e ,senza sapere nulla di lei,la sposa due mesi dopo. Nozze di guerra, si diceva. La fanciulla diventa una elegantissima, raffinata ed annoiata signora del fatuo bel mondo milanese. Sette anni dopo, l’ingegner Ferrari, divenuto miliardario, viene colto da gelosia acuta ed assolda uno scalcinato privé con lo scopo di sapere tutto della sua signora. L’investigatore non ha lo charme di Bogart,ma è uomo acuto e tenace che si muove bene negli ambienti piccolo-borghesi da dove viene la novella sciura.E così scopre che prima di incontrare il marito era stata innamorata del fidanzato(Massimo Girotti) di un’amica che era morta per una tragica fatalità. Avrebbero potuto salvarla,ma non l’avevano fatto. Sette anni dopo, i due si rivedono e la passione riesplode. Lei,cinica ed abituata al lusso, vorrebbe che l’amante squattrinato ma bello e giovane uccidesse il marito per incassare l’eredità, ma…………
La trama è molto simile a quella di ” Ossessione” di Visconti ed i tre( marito,moglie ed amante) comunicano  senza molti giri di parole. Affascinante è vedere la Milano del primo dopoguerra, tetra, povera e deserta:poche macchine,il ghisa, i marciapiedi disselciati,la pioggia. E poi lei,la Bosè che da sola vale il film.Non una grande attrice, ma un’indimenticabile visione. 

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