25
Gen
2013
Il sesto di D’Errico: “L’uomo dagli occhi malinconici” -7 Supergiallo, 1939
“Azurea,… amore” mormora il commissario Richard dinanzi ad un
ispettore Rops sbalordito. Eppure in quelle due parole c’è tutto il
dramma di “ L’uomo dagli occhi malinconici” sesto poliziesco in ordine
cronologico di Ezio D’Errico.. Siamo a Parigi, nell’ Azurea hôtel, un
albergo modesto sito in rue Murger e gestito dall’ ex cantante lirica
Mme Dauvergne, . E’” in una sua cameretta piena di ninnoli orientali,di
tendaggi e di specchi e profumata di mille essenze” che la cameriera
Lisette ha trovato ,una mattina di primavera, riversa sul letto, una
pensionante, tale Magda Bauer di nazionalità tedesca, con un pugnale tra
le scapole.. Mentre il giudice Gossolin prende in mano l’affaire
interrogando tutti gli ospiti dell’hôtel meublé, il commissario si
immerge, come è sua abitudine, nell’atmosfera del luogo, cercando di
ricostruire attraverso ciò che vede e sente la personalità della
vittima. Chi aveva interesse –si chiede-ad uccidere una donna straniera,
solitaria, non più giovane né ricca, di cui si sa solo che aveva
vissuto a lungo in Estremo Oriente- Saigon, Canton, Shangai-? Gosselin,
con la sua nota perspicacia, punta tutto su un vecchio attore che si
guadagna da vivere dando consigli d’amore alle zitelle di Francia
attraverso Radio Paris e, per questo, è chiamato Casanova. Ma Richard
non è convinto. “Sente” che il movente è “l’amore”, un amore tradito e
sconfinato nell’odio. L’Azurea gli ha, infatti, riportato alla mente
“per chissà quali misteriose vie” un altro alberguccio posto “in uno dei
quartieri più popolosi di Marsiglia”. Richard “era un giovane
vice-ispettore ai primordi della sua carriera, aveva tutti i suoi
capelli e non riusciva indifferente alle donne. “. Lei era una
canzonettista di un caffè-concerto del porto. Era piccolina, con un gran
casco di capelli bruni, che cantava, col vestito ricamato a lustrini e
un ventaglio di piume verdi, romanze sentimentali….” Il suo romanzo era
durato quindici giorni con relativi giuramenti, pianti, gelosie,
progetti matrimoniali” Poi, l’improvviso trasferimento a Le Havre…*
Ma chi tra i pensionanti dell’albergo poteva aver nutrito tanto amore e tanto odio per frau Bauer? Nessuno dei modesti personaggi presenti sul luogo sembra essere l’uomo giusto, finchè guardando dalla finestra della camera della morta Richard non incrocia lo sguardo dell’uomo dagli occhi malinconici…
Il romanzo apparve nel 7 Supergiallo Mondadori nel Giugno del 1939. D’Errico era in ottima compagnia: con lui , tra gli altri, Carter Dickson, Mary Fitt, John Rhode e Rufus King . Lo scrittore siciliano regge benissimo il confronto anche perché “L’uomo dagli occhi malinconici” è uno dei suoi gialli meglio scritti e di maggiore finezza psicologica.
Buona lettura!
* cfr pag 9
NB: nella stessa pagina il commissario sintetizza così la sua vita : “Poi una fila interminabile di anni grigi, di servizi estenuanti, di piantonamenti avvilenti, di inchieste faticose, di colluttazioni e battaglie, con la delinquenza di tutti i bassifondi francesi..poi la morte dei genitori, la necessità di aiutare la sorella,un nipote che gli era rimasto sulle braccia e che bisognava mantenere agli studi..e allora, avanti, a economizzare il soldo, avanti a ricercare i servizi più gravosi per arrotondare con qualche indennità il magro stipendio…trent’anni e soltanto quindici giorni d’amore in un alberguccio di marinai”
NB (2) In questo 7 Supergiallo è presente un romanzo di John Rhode “L’amica dei gatti”(The corpse in the car” che meriterebbe una nuova traduzione integrale nei “Bassotti
Ma chi tra i pensionanti dell’albergo poteva aver nutrito tanto amore e tanto odio per frau Bauer? Nessuno dei modesti personaggi presenti sul luogo sembra essere l’uomo giusto, finchè guardando dalla finestra della camera della morta Richard non incrocia lo sguardo dell’uomo dagli occhi malinconici…
Il romanzo apparve nel 7 Supergiallo Mondadori nel Giugno del 1939. D’Errico era in ottima compagnia: con lui , tra gli altri, Carter Dickson, Mary Fitt, John Rhode e Rufus King . Lo scrittore siciliano regge benissimo il confronto anche perché “L’uomo dagli occhi malinconici” è uno dei suoi gialli meglio scritti e di maggiore finezza psicologica.
Buona lettura!
* cfr pag 9
NB: nella stessa pagina il commissario sintetizza così la sua vita : “Poi una fila interminabile di anni grigi, di servizi estenuanti, di piantonamenti avvilenti, di inchieste faticose, di colluttazioni e battaglie, con la delinquenza di tutti i bassifondi francesi..poi la morte dei genitori, la necessità di aiutare la sorella,un nipote che gli era rimasto sulle braccia e che bisognava mantenere agli studi..e allora, avanti, a economizzare il soldo, avanti a ricercare i servizi più gravosi per arrotondare con qualche indennità il magro stipendio…trent’anni e soltanto quindici giorni d’amore in un alberguccio di marinai”
NB (2) In questo 7 Supergiallo è presente un romanzo di John Rhode “L’amica dei gatti”(The corpse in the car” che meriterebbe una nuova traduzione integrale nei “Bassotti
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