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lunedì 23 aprile 2018

12 Mar 2013

” Un gusto per la morte” di P.D.James- Mondadori 1987

Scritto da Giuseppina La Ciura
Le vie della lettura non sono sempre misteriose. Poichè l’ultimo libro della baronessa P.D. James non mi è piaciuto molto, ho voluto rileggere quello che considero il suo capolavoro, appunto ” Un gusto per la morte”(A taste for death”).
Il romanzo ha un inizio folgorante. Miss Emily Wharton e il piccolo Darren Wilkes scoprono alle 8 e quarantacinque del mattino del 18 Settembre nella sacrestia della chiesa di St.Matthew a Paddington due corpi orrendamente straziati. Il primo di quei corpi appartiene a Harry Mack, un povero clochard alcolizzato. L’altro è quello di  Paul Berowne, un ex Ministro della Corona ed appartenente ad un’importante famiglia aristocratica. Un baronetto, tanto per intenderci. I due uomini sono stati sgozzati con il rasoio di Berowne. Il medico legale propende per un omicidio/suicidio, ma Adam Dalgleish, il mitico ispettore della James, si dice certo che si sia trattato di un doppio omicidio. Un’altra certezza lo muove: il povero Mack è stato ucciso perchè era in compagnia del baronetto e, quindi, non merita alcun interesse specifico e nessuna seria indagine. La vera,unica vittima è il baronetto e .quindi, bisogna cercare l’ assassino nella cerchia dei suoi familiari, amici e conoscenti. Si tratta di un gruppo di persone molto numeroso dato che Berowne è un politico di successo e un uomo dalla vita familiare non certo semplice. Ha infatti una madre,lady Ursula, dispotica ed anaffettiva, una seconda moglie,Barbara, bellissima ma infedele, una figlia, Sara, che non gli ha perdonato la morte della madre(era Berowne che guidava la macchina il giorno dell’incidente mortale). A queste tre donne, si aggiungono un’amante nell’ombra, un cognato, attore fallito e megalomane , una governante frustrata e rancorosa e un futuro genero comunista.
Non basta: un giornale di gossip ha tirato fuori delle vecchie storie riguardanti due giovani donne, Theresa Nolan e Anita Travers, morte per motivi misteriosi dopo essere state al suo servizio nella splendida, storica residenza dei Berowne a Camden Hill Square. Per completare il ritratto di quest’uomo in crisi profonda, la visione mistica che Berowne aveva avuto  nella sacrestia della Chiesa di ST Matthew in una notte precedente al delitto. Dalgliesh e i suoi aiutanti, Massingham e Kate Miskin, annaspano finchè padre Barnes non trova nella cassetta delle offerte votive alla Madonna un bottone ……
Raccontato così, “Un gusto per la morte” può sembrare il solito poliziesco ad enigma.Ma la James non è la Christie o Conan Doyle il cui interesse precipuo è di sfidare l’intelligenza  del lettore e lasciarlo a bocca aperta in un finale sorprendente. La James ama coinvolgere il lettore più sul piano narrativo, scavando nelle motivazioni nascoste e quasi sempre inconfessabili dei suoi protagonisti, raccontando atmosfere dense e  spesso morbose, descrivendo minuziosamente(troppo?) ambienti di ogni tipo, affrontando temi complessi, come in questo caso,della vita e della morte. 

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