9
Mar
2013
” La stessa sera alla stessa ora”(The Chief Witness)di Herbert adams-I Bassotti 2013
Il
britannico Herbert Adams è stato uno dei giallisti più di successo
degli Anni Trenta. Molti suoi libri sono apparsi in Italia nella collana
della Sfinge ed in altre meno famose(ma mai in quella leggendaria delle
Palmine)- Poi, nel secondo dopoguerra, Adams cadde nel più totale
oblio. Da cui lo ha tratto Marco Polillo pubblicando due anni fa “Una
parola di otto parole” ed adesso ” La stessa sera alla stessa ora”(The
Chief Witness”) del 1939. In quest’ultimo appare Roger Bennion, un
brillante golfista e detective dilettante.
Il capitolo iniziale si intitola “Coincidenza”, evento possibile ma non comune su cui si fonda tutto il plot. Riuniti nel bell’appartamento da scapolo di Bennion, costui, sir Christopher,padre di tale figlio, il giornalista Gordon Lisle e l’ispettore Goff concludono la serata dissertando di coincidenze. C’è chi ci crede e chi no: certo la conversazione è molto animata se Goff dimentica la sua vecchia pipa da cui non si separa mai. La mattina dopo, Roger Bennion gliela riporta a Scotland Yard e viene così coinvolto nel mistero della morte dei due fratelli Alexander e Frederick Curtis, avvenuta la sera prima alle 11 meno due minuti(questo orario segnano i loro orologi). Le coincidenze non si limitano a questo: i due vengono trovati con un proiettile in testa, la loro pistola vicino e nel loro studio. Ancora: la moglie (noi diremmo la compagna)di Alexander è a teatro con la sorella, Delia,la figlia di Frederick che è vedovo, ha passato la serata prima a teatro,poi con amici. Goff pensa, senza esserne pienamente convinto, al doppio suicidio(e i due fratelli ne avrebbero tutti i motivi), ma Bennion è per l’omicidio. Le coincidenze, a suo parere, sono troppe. Così, quando Margot Morant, un’amica di Delia, gli chiede di intervenire per liberare dai sospetti il suo fidanzato Wilfrid( che deve sposare in fretta perchè aspetta un bambino da lui….),Bennion si getta nelle indagini con tanta passione ed abilità da rischiare di finire in fondo ad un lago. Due fanciulle(come si vede dalla copertina british) lo salvano e così il nostro detective può assicurare i colpevoli del diabolico affaire alla Legge. Poi, dal nero al rosa: un matrimonio discreto in una chiesa del West End pone fine al possibile scandalo di una ragazza madre in pieni Anni Trenta.
Adams dipana il suo plot con grande levità ed eleganza e sa combinare l’affaire criminale, molto ben architettato ed eseguito, con i drammi umani dei vari protagonisti. Forse, il ritmo narrativo è un pò troppo lento, ma l’adesione alle regole del giallo classico è degna di lode. La soluzione, infine, non fa una grinza.
Ottimo
Il capitolo iniziale si intitola “Coincidenza”, evento possibile ma non comune su cui si fonda tutto il plot. Riuniti nel bell’appartamento da scapolo di Bennion, costui, sir Christopher,padre di tale figlio, il giornalista Gordon Lisle e l’ispettore Goff concludono la serata dissertando di coincidenze. C’è chi ci crede e chi no: certo la conversazione è molto animata se Goff dimentica la sua vecchia pipa da cui non si separa mai. La mattina dopo, Roger Bennion gliela riporta a Scotland Yard e viene così coinvolto nel mistero della morte dei due fratelli Alexander e Frederick Curtis, avvenuta la sera prima alle 11 meno due minuti(questo orario segnano i loro orologi). Le coincidenze non si limitano a questo: i due vengono trovati con un proiettile in testa, la loro pistola vicino e nel loro studio. Ancora: la moglie (noi diremmo la compagna)di Alexander è a teatro con la sorella, Delia,la figlia di Frederick che è vedovo, ha passato la serata prima a teatro,poi con amici. Goff pensa, senza esserne pienamente convinto, al doppio suicidio(e i due fratelli ne avrebbero tutti i motivi), ma Bennion è per l’omicidio. Le coincidenze, a suo parere, sono troppe. Così, quando Margot Morant, un’amica di Delia, gli chiede di intervenire per liberare dai sospetti il suo fidanzato Wilfrid( che deve sposare in fretta perchè aspetta un bambino da lui….),Bennion si getta nelle indagini con tanta passione ed abilità da rischiare di finire in fondo ad un lago. Due fanciulle(come si vede dalla copertina british) lo salvano e così il nostro detective può assicurare i colpevoli del diabolico affaire alla Legge. Poi, dal nero al rosa: un matrimonio discreto in una chiesa del West End pone fine al possibile scandalo di una ragazza madre in pieni Anni Trenta.
Adams dipana il suo plot con grande levità ed eleganza e sa combinare l’affaire criminale, molto ben architettato ed eseguito, con i drammi umani dei vari protagonisti. Forse, il ritmo narrativo è un pò troppo lento, ma l’adesione alle regole del giallo classico è degna di lode. La soluzione, infine, non fa una grinza.
Ottimo
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