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giovedì 19 aprile 2018

18 Gen 2012

“La grand-mère du roman policier”:Anna Katherine Green

Scritto da Giuseppina La Ciura
Avevo annunciato urbi et orbi(si fa per dire)che avrei parlato di quella che gli amati cugini d’Oltralpe chiamano “la grand-mère du roman policier”, ovvero dell’americana Anna Katherine Green(1846-1935). Nell’abbozzare l’articolo mi sono però resa conto che parlare su un blog di una scrittrice che è un’immensa icona del genere sarebbe stata impresa folle. Così ho scelto  di scrivere di un solo suo libro che, a mio parere,li rappresenta tutti e trenta. Questo libro è “One of my sons”(1901) che io ho letto, in gioventù, in due edizioni piuttosto dissimili: la prima è quella apparsa nel 1914 nel “Il Romanzo mensile” con il titolo “Uno dei miei figli”, l’altra si intitola “L’assassinio di mr Hardy” Aurora edizioni del 1934. La trama è apparentemente semplice. Un giovane della New York bene di fine secolo(l’altro) , “mentre in una rigida sera d’autunno” sta camminando verso la Cinquantesima Strada viene fermato da una bambinetta che gli chiede di entrare nella lussuosa casa che sta alle sue spalle perché suo nonno si sente male  e ha bisogno di lui. Il giovanotto -ed io narrante- molto sorpreso, segue la piccola fino ad un elegante studio dove un vecchio signore sta agonizzando. L’uomo che è il grande finanziere Archibald Gillespie( questo il protagonista lo saprà dopo) gli dà un foglio di carta da  consegnare a “nessuno dei suoi figli ma a…”e il suo sguardo si alza verso i piani alti della dimora. Poi stramazza… Il medico, subito accorso, non ha dubbi: il finanziere è stato avvelenato con l’acido prussico. Ebenezer Gryce, il più famoso dei detective della Green,*,intervenuto a sua volta, sospetta del crimine i tre figli della vittima:  Leighton vedovo e con figlia(la piccola Clara apparsa all’inizio) tutto dedito alle opere di bene, Alfred, un gaudente inveterato e George. Questi due ultimi sono follemente innamorati della cugina miss Speranza Meredith che vive con loro nella grande casa perché, essendo orfana, fa da segretaria allo zio. L’inchiesta condotta dal giovane protagonista e da Gryce tra colpi di scena altamente melodrammatici si conclude con una soluzione che avrebbe inorridito S.S.Van Dine perché in aperto contrasto con una delle sue 20 regole per scrivere un giallo ed influenzato la più celebre delle figlie della Green,Mary R.Rinahart nel suo capolavoro( che non cito perché vorrei proprio che qualcuno leggesse questo “One of my sons”.Lo merita)
Per “L’assassinio di mr Hardy” il traduttore Alberto Tedeschi si rifece invece alla traduzione francese. In questa intitolata “Lequel des trois?(Tallandier 1909), la vicenda è trasportata a Parigi.La Cinquantesima Strada diventa gli Champs Elisées, Gillespie assume il cognome di mr Hardy, miss Speranza è Geneviève(quindi Genoveffa )Saugey e Gryce non viene citato che come “le commissaire”.L’assassino è sempre lo stesso  anche se con cognome diverso……
A questo punto mi potreste chiedere cosa ci sia di emblematico in questo giallo. Vi risponderei:tutto. La dimora lussuosa tipicamente anglosassone con tanto di soffitta e seminterrato che tornerà in tanti altri gialli della Green e delle sue eredi, il dramma di una famiglia infelice e dilaniata da passioni amorose e dall’avidità, il gusto tutto vittoriano per le scene  melò,la condivisione dell’indagine da parte di un giovane io narrante e di un detective, in questo ed altri casi Gryce, la soluzione sempre di una logica stringente e di una imprevedibilità che affascina, la conoscenza e l’utilizzo dei procedimenti legali che vengono alla Green dal padre facoltoso avvocato di NY.
Nonostante quanto detto, non credo che “One of my sons” sarà ritradotto per la gioia degli appassionati. Spero invece che venga ripubblicato quello che è il  suo capolavoro , quel “The Leavenworth Case”(“Il mistero delle due cugine”Palmina n 4),  che ebbe a suo tempo un enorme successo tanto  da entrare a far parte del programma della Facoltà di Diritto di Yale.Correva l’anno 1878, quasi dieci anni prima di “Uno studio in rosso”…….
*La Green creò altri due investigatori, entrambe in gonnella. L’una è Amelia Butterworth che è l’antesignana di miss Marple e miss Silver( la sua indagine migliore è in  “La casa maledetta”)e Violet Strange,la prima “girl detective” della detection.

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