12
Gen
2012
” La morte sta in agguato”(The Z Murders-1932)di Jefferson Farjeon-Attualità 1940
A Natale, lunga telefonata con Patrizio Parma, professore di
Matematica a Medelana nel ferrarese e collaboratore de” La Settimana
Enigmistica” oltre che grande esperto del Giallo Classico(specie di J.
Fletcher). Ci siamo trovati d’accordo su tutto e,in particolare, sul
ruolo “salvifico” che svolge Marco Polillo con i suoi Bassotti per noi
giallofili e sulla (ri)scoperta di Jefferson Farjeon.
E così, rovistando tra i miei libri, ho tirato fuori “La morte sta in agguato” del nostro beniamino,libro apparso il 7 Giugno 1940(tre giorni prima della funesta Dichiarazione di Guerra alle Nazioni plutocratiche!)per i tipi della casa editrice Attualità-Milano.
Il titolo originale è “The Z Murders” che dice molto sulla trama,ma anche il titolo italiano non è proprio male perché più che un poliziesco il romanzo è un thriller che tiene il lettore con il fiato sospeso( anche se non troppo)
Siamo nella Cornovaglia del 1932. Due uomini stanno sotto il tetto di una rimessa ed aspettano che finisca di piovere. “Erano entrambi di alta statura”, ma l’uno era solidamente piantato,magro l’altro; e mentre gli occhi del primo avevano un’espressione calma, velata di tristezza, quelli dell’altro fiammeggiavano come due torce” *.Il primo, l’atletico, è Dennis Sherwood,il romantico protagonista del romanzo, il secondo è la prima vittima di Z.
Scoperto casualmente il cadavere e una lettera signée Z, Dennis, che è in vacanza, innamoratosi di una fanciulla vista in fotografia e che sa in grave se non mortale pericolo, indossa le vesti di un novello San Giorgio e parte per lo sperduto villaggio di Polmorham. Con un escamotage, prende alloggio nella solitaria casa di lei ed inizia la sua opera di vigilanza.. La fanciulla, che si chiama Valeria e che può contare solo su un vecchio parente, prima fa la ritrosa,poi lo mette a parte delle sue paure riguardanti il misterioso Z.
Ma chi è costui tra i numerosi personaggi che si aggirano giorno e notte attorno alla villa?
Il lettore scoprirà la sua identità nel classico colpo di scena finale:questa volta , come in “Il gatto e il topo” della Brand, in cima ad una scogliera,mentre sta per compiere un ennesimo crimine.
“La morte sta in agguato” è un romanzo dal ritmo molto lento e ciò lo rende un po’ noioso per i nostri gusti,ma ha,come tutti le opere di Farjeon,un suo fascino.
Da leggere(meglio in una nuova traduzione).
* cfr pag 1
E così, rovistando tra i miei libri, ho tirato fuori “La morte sta in agguato” del nostro beniamino,libro apparso il 7 Giugno 1940(tre giorni prima della funesta Dichiarazione di Guerra alle Nazioni plutocratiche!)per i tipi della casa editrice Attualità-Milano.
Il titolo originale è “The Z Murders” che dice molto sulla trama,ma anche il titolo italiano non è proprio male perché più che un poliziesco il romanzo è un thriller che tiene il lettore con il fiato sospeso( anche se non troppo)
Siamo nella Cornovaglia del 1932. Due uomini stanno sotto il tetto di una rimessa ed aspettano che finisca di piovere. “Erano entrambi di alta statura”, ma l’uno era solidamente piantato,magro l’altro; e mentre gli occhi del primo avevano un’espressione calma, velata di tristezza, quelli dell’altro fiammeggiavano come due torce” *.Il primo, l’atletico, è Dennis Sherwood,il romantico protagonista del romanzo, il secondo è la prima vittima di Z.
Scoperto casualmente il cadavere e una lettera signée Z, Dennis, che è in vacanza, innamoratosi di una fanciulla vista in fotografia e che sa in grave se non mortale pericolo, indossa le vesti di un novello San Giorgio e parte per lo sperduto villaggio di Polmorham. Con un escamotage, prende alloggio nella solitaria casa di lei ed inizia la sua opera di vigilanza.. La fanciulla, che si chiama Valeria e che può contare solo su un vecchio parente, prima fa la ritrosa,poi lo mette a parte delle sue paure riguardanti il misterioso Z.
Ma chi è costui tra i numerosi personaggi che si aggirano giorno e notte attorno alla villa?
Il lettore scoprirà la sua identità nel classico colpo di scena finale:questa volta , come in “Il gatto e il topo” della Brand, in cima ad una scogliera,mentre sta per compiere un ennesimo crimine.
“La morte sta in agguato” è un romanzo dal ritmo molto lento e ciò lo rende un po’ noioso per i nostri gusti,ma ha,come tutti le opere di Farjeon,un suo fascino.
Da leggere(meglio in una nuova traduzione).
* cfr pag 1
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