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giovedì 19 aprile 2018

10 Gen 2012

Un grande noir:”Doppio gioco” ( Criss Cross-1949)di Robert Siodmak

Scritto da Giuseppina La Ciura
Se gli Anni Trenta al cinema  sono stati quelli di Chicago e del gangster alla “Little Caesar”, gli Anni Quaranta vedono il trionfo del perdente, della femme fatale e del the end in nero. A detta di molti critici cinematografici, il genere nasce con il cult-movie “Lo sconosciuto del terzo piano”(The stranger on third floor) del 1939* e si chiude con”L’infernale Quinlan”(1958)del grandissimo Orson Welles. In quei quasi vent’anni vanno collocati capolavori insuperati come “Il mistero del falco” di John Huston”, “Il grande sonno “sempre con Bogart nei panni questa volta di Marlowe e ” Il postino suona sempre due volte” in cui Lana Turner incarna in modo superbo la donna fatale che porta un uomo onesto al delitto e alla morte.
I due registi migliori del noir sono però due tedeschi usciti entrambi dalla cultura espressionistica: Fritz Lang e Robert Siodmak. A quest’ultimo si devono film straordinari. Ne cito alcuni:
-” La donna fantasma”(1944) tratto dall’omonimo romanzo di Cornell Woolrich
- “I gangsters”(The killers”-1946) con Ava Gardner in tutto il suo splendore
-”Lo specchio scuro”(1946) con un’Olivia de Haviland da Oscar.
- ” La scala a chiocciola”(The spiral staircase-1945) tratto da un giallo di Ethel Lina White.
Meno noto al grande pubblico -ma non ai cinefili-è ” Doppio gioco” del 1949. Sceneggiato da Don Tracy** , il film intreccia in modo mirabile temi eterni quali l’amore fou, la gelosia, l’avidità, la violenza fredda, l’inesorabilità del Fato e il trionfo della Morte.
Burt Lancaster dà presenza fisica ed un volto intenso e mutevole a Steve, un agente porta-valori, che, per riconquistare la sua ex moglie(unaYvonne De Carlo dai fianchi opimi  e la voce melodiosa) di cui è ancora follemente innamorato, diventa un bandito e progetta un colpo milionario con il nuovo marito della donna amata,lo spietato gangster Dundee( nella parte il “solito” Dan Duryea ***).
Il doppio gioco non riesce e la fine è tragica( e memorabile)
*Ne ho parlato recentemente in questo blog
**Un solo giallo di questo scrittore è apparso nella collana Mondadori: “La morte sa baciare” n 551. Proprio  quello da cui è tratto il film di Siodmak.
*** Dan Duryea è un attore ormai dimenticato. Eppure ha interpretato la parte del vilain in film memorabili  come “La donna del ritratto” e ” La strada scarlatta” di Fritz Lang.

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