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mercoledì 18 aprile 2018

1 Lug 2011

“I tre corni da caccia” di Mary Fitt- Bassotto n 99

Scritto da Giuseppina La Ciura
L’avevo letto in edizione ridotta tradotto dalla Taddei e l’avevo trovato straordinario. Rileggendolo in edizione integrale tradotto da Castino Bodo lo trovo UNICO. Gli aggettivi si sprecano davvero: eccentrico, divertente,inverosimile, intrigante, colto, paradossale, imperdibile . In una parola in linea perfetta con la personalità complessa della Fitt, che, a mio avviso, è una sorta di Carr in gonnella.
E’ un caldo pomeriggio di metà settembre a La Chapelle. Il Colonnello Anderson alto, spalle larghe, vita sottile, baffi tagliati corti, di pura razza britannica, in guanti e bastone di ebano, si reca a porgere i suoi omaggi a Mlle Lucille de Sorbon. La gentildonna appartiene all’illustre casato dei Beaumois, ma è costretta per mantenere sè e i suoi diletti cagnolini-degli odiosi volpini- a dare lezioni private a giovani studenti. Uno di questi, un certo Biermaum, un tipo timido ed insignificante, si trova in salotto quando arriva il Colonnello. Dopo i soliti convenevoli, Mlle Lucille lancia l’idea di condurre  l’ospite inglese, che è stato tanto gentile con la nipote Margherite durante la sua permanenza in Inghilterra, dai suoi parenti, precisamenti i de Beaumois prima per un tè  e il Marchese de la Frelonnerie dopo a cena. Il Colonnello non ne ha alcuna voglia anche perchè la piccola Margherite , dopo aver spezzato il cuore di suo figlio Paul, si è fidanzata per interesse  con il Barone de Lacretelle, ma non si possono infrangere le regole del vivere civile. E così il pomeriggio dopo, è in macchina con Mlle Lucille, Biermaum e un certo Paret, direttore del giornale di destra “Sauveteur du Peuple”( in tempi di Socialismo, di Comunismo..). Nel cadente Château de Beaumois, il Colonnello incontra Elvire e i suoi figli: Raoul, il primogenito, dissoluto ed inetto, Henry, il cadetto ufficiale dell’esercito e Margherite, la fanciulla fatale ai cuori british. Preso il tè, si parte per la dimora del Marchese François de la Frelonnerie e di suo fratello Charles. Agli occhi dell’Inglese appare una costruzione quanto mai complicata che ricorda certi castelli del miglior J.D.Carr( passaggi segreti, seminterrati oscuri, ponti levatoi etc).A cena ultimata, il Marchese decide, contro il parere del medico, di suonare uno dei tre suoi favolosi corni da caccia. Durante l’esecuzione del primo pezzo,(che immagino straziante), molti degli ospiti sentono come se un altro corno suonasse da qualche parte del castello facendo da contraltare. Sarà il fratello del Marchese? Mentre ci si interroga sull’accaduto, arriva il cameriere Jules con una  notizia terribile : Charles è stato trovato morto nella sua stanza con accanto un corno da caccia. Il Marchese, che è sordo, sembra aver compreso, perchè si accascia e muore anche lui.
Il medico, arrivato nel cuore della notte, sentenzia: è stato il cuore a tradire i due vecchi(77 e 75 anni) . Lo sforzo di suonare il corno da caccia è stato loro fatale. Caso risolto, quindi? Ma siamo in Francia e Margherite , come tutte les femmes per gli Inglesi, è irresistibile. Il Colonnello non solo resta, ma si improvvisa detective. Ne vedrà di tutti i colori-siamo nel 1937, baby!- Non dico di più, ma se si conosce ” La notte delle tre sorelle”………..
Buona lettura a tutti!
(Spero in qualche altro libro della Fitt tra i Bassotti. Invece a Settembre Carr e Palmer……..) 

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