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mercoledì 18 aprile 2018

6 Lug 2011

Prima del Bassotto n 100: ” La poltrona n 30″(The Roman Hat Mystery-1929) di Ellery Queen- Palmina n 85

Scritto da Giuseppina La Ciura
Nella presentazione  del Bassotto n.100-”La sera della prima” di F.G.Parke- si fa esplicito riferimento a “La poltrona n.30″(“The Roman Hat Mystery”) che è apparso nella collana delle Palmine con il n 85(1934).
I due Gialli hanno la stessa ambientazione-un teatro di Broadway in piena attività-e lo stesso tipo di delitto, quello detto “impossibile”. E’ ovvio che ci sono delle differenze  che lascerò scoprire ai lettori.
Quanto al testo queeniano non è mai stato tra i miei preferiti. I due cugini sono al loro primo libro e non hanno ancora le idee chiare specie sul futuro del loro eroe tanto da presentarcelo, nella prefazione, in un piccolo paese dell’Italia con il vecchio padre Richard- sempre vedovo-il servitore Djuna e soprattutto con moglie e figlio….Di questi due personaggi, bella lei, vivace il piccolo, non si saprà più niente nei successivi romanzi in cui Ellery Queen appare sempre libero come l’aria e molto sensibile al fascino muliebre.
Se non si considera il coup de theâtre iniziale, l’Ellery Queen di “La poltrona n 30″(che è quella dell’assassino)non si discosta molto dal modello vanciano. Bello, elegante, raffinato, colto e dall’occhio degno del grande Maestro di tutti, il britannico SH. Se per il detective il due cugini si rifanno a S.S. Van Dine, per la vittima, il losco avvocato Monte Field, e tutto il mondo che lo circonda, l’influenza di Wallace è fortissima. Come si sa, gangster, ladri, fanciulle in pericolo e donne vissute, sono il pane quotidiano del grande “Uomo dal bocchino” allora al massimo del successo. Del futuro Queen, autore di capolavori insuperati del genere come ” Il paese del maleficio”o “L’affare Kalkis”, sono la capacità di tenere il lettore incollato alla pagina e la soluzione sorprendente e logica nel contempo.
Traduce Alfredo Pitta. 

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