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giovedì 19 aprile 2018

8 Mar 2012

Le Vittoriane:Marie Corelli e “Ziska.La strega delle Piramidi”-Castelvecchi 2011

Scritto da Giuseppina La Ciura
“Ziska.La strega delle Piramidi”(“ Ziska. The problem of a Wiked Soul”) è un libro stupefacente. In meno di trecento pagine, l’autrice Marie Corelli  riunisce tutti i temi del dibattito culturale dell’età vittoriana al suo apogeo.*:  spiritualismo e materialismo, cristianesimo e paganesimo, ateismo ed agnosticismo, reincarnazione e trasmigrazione delle anime, diritti delle donne e maschilismo, creazionismo ed evoluzionismo, erotismo spinto ed eterno amore incorporeo. C’è da perdere il filo, cosa che la Corelli non fa. Anzi padroneggia la materia incandescente con grande abilità manipolatoria  ed esprime con forza e stile sulfureo la sua complessa poetica di donna e scrittrice. Lo fa attraverso una trama coinvolgente e dei personaggi  attraenti e credibili. Avvalendosi della descrizione sapiente degli aristocratici  e dei ricchi borghesi che fuggono “il corroborante gelo” della madrepatria in Egitto, al Cairo,   la Corelli  attacca(perchè era illegittima?) l’alta società inglese del suo tempo che si considera la più civile ed evoluta del mondo mentre è vacua e sterile. La supposta superiorità dei bianchi inglesi poggia infatti su elementi che alla Corelli appaiono ridicoli quali la sovrabbondanza  dei vestiti ,dei gioielli e degli addobbi, le convenzioni sociali più ottuse, l’ipocrisia morale.La Corelli(perché era lesbica?)è impietosa con gli uomini inglesi(e occidentali) che vengono descritti come  predatori feroci ed abietti interessati solo al possesso fisico della donna. Essi sono incapaci di amarle in senso spirituale, di comunicare con loro, di rispettarle e trattarle da uguali. Quanto alle donne del tempo, o sono matrone prive di ogni attrattiva o vecchie vedove ricche ed “allegre” o zitelle(trentenni!) alla caccia disperata di un marito o fanciulle dolci, caste e perdenti. E poi c’è lei, la princesse Ziska. La “donna eterna”(non a caso la Corelli è stata definita la Haggard in gonnella). La bellissima tra le belle che vive al di sopra del Bene e del Male e che si reincarna ad ogni generazione per portare a termine la sua missione di morte, la sua vendetta nei confronti dell’uomo che ha amato alla follia e che l’ha tradita ed uccisa all’ombra delle Piramidi, al tempo dei Faraoni. Ad ogni ritorno in terra ,ella porta all’ossessione erotica  un uomo importante e famoso-in questo caso il pittore provenzale Gervase Ambrose- e lo uccide al culmine della passione. Questo eterno ritorno avrà fine solo quando l’uomo  le  chiederà perdono  e dirà di amarla in spirito.
Succederà ?
PS Un vivissimo ringraziamento va alla Casa editrice Castelvecchi e all’ottimo traduttore e postfatore Marco Bisanti. E’ grazie anche al loro lavoro che noi lettori liberi da condizionamenti mediatici possiamo leggere.
*Il libro della Corelli è del 1897, lo stesso anno in cui apparvero
-“ The beetle” di Richard Marsh
-“Il sangue del vampiro”di Florence Marryat
-“ Dracula”di Bram Stocker 

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