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martedì 17 aprile 2018

8 Mar 2011

8 Marzo: Dorothy Sayers e ” Veleno mortale”(Strong poison-1930)

Scritto da Giuseppina La Ciura
A mio modesto avviso, non c’è giallista che incarni meglio lo spirito dell’8 Marzo di Dorothy L. Sayers. Ella rappresenta per la Detective Story ciò che per la Letteratura tout court sono la Elliot, la Trefusis, la West, la Sackville West, la Woolf( per restare in Gran Bretagna). Una donna colta, piena di interessi, anticonformista, con una sua visione del mondo per cui battersi con coerenza e coraggio.
Parlare della Sayers in un blog è impresa disperata. Per questo mi limiterò ad analizzare un suo solo libro. ” Veleno Mortale”(Strong Poison”)del 1930nell’edizione dei Classici del GM del 1999.
Non è un capolavoro, come “Il segreto delle campane”(The Nine Tailors-1934) , ma resta un libro di altissimo livello. La trama è lineare, quasi scontata. L’assassino, lo si scopre subito. Il movente è il più convenzionale. Il valore del romanzo sta infatti  nella capacità straordinaria della Sayers di costruire su un semplicissimo canovaccio un’opera ricca di idee e di tesi, quasi tutte in controtendenza rispetto a quelle dominanti nell’Inghilterra degli Anni 30.
Eccone alcune.
- Il Matrimonio.* Peter Boyes(la vittima), pur essendo un artista, è un uomo vittoriano, dalla mentalità piccolo-borghese e come tale vuole dalla sua donna dedizione e devozione assolute. Egli non è un amico, un compagno ma il padrone. Harriet Vane, la futura moglie di Lord Peter, si sente ” un ragazzo d’ufficio”, che, dopo essere stata messa alla prova e degradata davanti a se stessa e al mondo, riceve come premio “per la sua abiezione”, il matrimonio- Ella rifiuta. (Per la polizia ha fatto di più: ha avvelenato con l’arsenico l’amante).
- La doppia morale.** Teoria per cui agli uomini sono concesse-anzi richieste- tutte le esperienze sessuali mentre le donne debbono restare vergini e caste. Alla domanda di Harriet ” Non se l’è dimenticato, è vero, che ho avuto un amante?, lord Peter risponde ” La stessa cosa vale per me. Anzi ne ho avute parecchie. E’ quel genere di cose che può capitare a chiunque”.
-Spiritismo.***Da figlia di un ecclesiastico, la Sayers associa le sedute spiritche molto in voga nei primi decenni del secolo scorso all’odiato Papismo. La scrittrice, razionalista convinta, non solo non vi crede, ma se ne fa beffe attraverso la figura dell’infermiera Booth.
-Il Socialismo. La sua avversione per il Labour Party è evidente a pag 175, quando mette in bocca a Bill occhi bendati questa frase ” Sappiamo quello che , a volte, si dice a Hyde Park la domenica, ma sono cose brutte e sciocche, che conducono alla lotta e all’invidia, ma non alla carità”
- La “scuola “di Bloombery ovvero i circoli culturali d’avanguardia. La Sayers è spietata con Peter Boyers emblema dell’artista alla Lytton Strachey e alla Virginia Woolf. Lo considera ridicolo nei suoi atteggiamenti di rottura, buono solo a” teorizzare” l’ateismo, l’anarchia, il libero amore.
* pag  55
** pag 58
***Sedute spiritiche dagli esiti fatali appaiono in molti romanzi famosi come ” Un messaggio dagli spiriti” della Christie e ” Delitto a Villa Rosa” di A.E.W.Mason

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