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martedì 17 aprile 2018

7 Gen 2011

“Morte presunta”(“…And presumed dead”-1963) di Lucille Fletcher-I classici del GM 2011

Scritto da Giuseppina La Ciura
La redazione del Giallo Mondadori aveva annunciato ai suoi lettori che uno dei Classici del mese di Gennaio 2011 sarebbe stato “Mandato di cattura” del grande Philip MacDonald. Invece, abbiamo trovato in edicola ” Morte presunta” di Lucille Fletcher…. Misteri della Mondadori! Bisogna, anche, ammettere che non ci è andata poi tanto male: anzi,  il cambio a me non è dispiaciuto affatto. “Morte presunta” è infatti l’unico romanzo della scrittrice americana che  io non avessi letto a suo tempo( tra gli Anni 60 e 70).  Ricordo in particolare ” La morte aveva i suoi occhi”(GM 1434) in cui un professore di New York è testimone della morte di sua moglie da parte di un pirata della strada e di tutto ciò che ne consegue e ,soprattutto, “Il terrore corre sul filo “(Sorry, wrong number” )del 1944(con Allan Ullman)da cui Litvak trasse il film cult con Burt Lancaster e Barbara Stanwyck.
“Morte presunta”è del 1963 e uscì nel Giallo Mondadori nel 1965. E’ un libro che  possiede  un  certo fascino mélo  e che “si legge d’un fiato”, ma che  è anche piuttosto datato. La vicenda si svolge tra New York , per l’esattezza Brooklyn, e Alpenstadt, in Svizzera, con una puntata a Parigi. E’ il 1951: l’Europa cerca faticosamente di uscire dalla tragedia della guerra, ma le ferite fisiche e morali sono tutte aperte. Julie Gray Thorpe, la protagonista, è una giovane americana il cui marito Russell è scomparso con il suo aereo sui cieli di Germania nel 1943. Per il Comando Statunitense è “missing in action”, ma nè Julie nè la madre di Russell Cecilia vogliono accettare la terribile verità e, da otto anni, si appigliano a tutto pur di sperare nell’impossibile. Poi, nel Luglio del 1951, Cecilia Thorpe si reca in tutta fretta ad Alpenstadt e poco dopo la nuora la raggiunge. In un paesaggio gotico fatto di rocce, dirupi e castelli diroccati, tra ambigui ed irresistibili giovanotti francesi che hanno fatto la Resistenza, vecchi anglosassoni in vacanza e famigliuole di tedeschi della DDR, Julie rischia la vita nel tentativo di ritrovare il marito perduto. Ci riuscirà?
E’ ovvio che non posso rispondere a questa domanda ,perchè credo che il libro valga la pena di essere letto. Dirò solo che non finisce come un altro poliziesco(sui generis) che ha come protagonista una “vedova di guerra”(la prima)con un marito che ha perduto la memoria. Sto parlando di “Lo smemorato di Colonia” (“The amazing chance-1926)di Patricia Wentworth(palmina n 10). 

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