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domenica 22 aprile 2018

7 Feb 2013

“Il destino dei Malou”(Le destin des Malou-1947) di Georges Simenon- Adelphi 2006

Scritto da Giuseppina La Ciura
Nel febbraio del 1947, quando scrisse “Le destin des Malou”, Georges Simenon si trovava in esilio(volontario)in Florida e aveva una situazione familiare molto complicata(addirittura un ménage à quatre non considerando le prostitute nei bordelli dell’Avana).Il suo cuore di letterato era però rimasto nella Francia occidentale tra Bordeaux e Nantes,dove aveva vissuto negli anni della guerra e alla sua adolescenza a Liegi tra un padre amato e una madre anaffettiva. Da questi giochi del sentimento e della memoria nasce questo singolare roman dur in cui si alternano momenti di estrema crudezza ad altri di pietas e di speranza nel futuro. I Malou, nelle parole di Alain,l’ultimo della famiglia, “erano sempre stati o troppo in basso o troppo in alto, perchè avevano dovuto fare le cose alla svelta”*Il nonno era stato un povero carradore analfabeta venuto dall’Europa orientale(in origine il cognome era forse Malow o Malowsky) che aveva avuto un figlio da una pazza che si accoppiava con tutti. Questo figlio è Eugène Malou, un affarista geniale , che, mirando troppo in alto, finisce, all’inizio del romanzo,con il morire suicida sul pavimento di una piccola farmacia di una soffocante città di provincia. Nessuno dei suoi familiari lo piangerà da morto, ad eccezione del silenzioso e timido ultimogenito Alain. Venduti la casa e i mobili, la famiglia Malou si disperde. La seconda moglie va a vivere a Parigi con la sorella, il primogenito Edgar lo rinnega perchè lavora in Prefettura e ha una sposato una ricca borghese, la figlia Corine ,impudica e dissoluta, si avvia verso una vita da mantenuta. Solo Alain vuole riscattare il nome dei Malou. Per farlo deve conoscere il vero volto del padre. Per quest’opera di indagine quasi poliziesca Alain interroga i pochi amici del padre tra cui Joseph Bargues, un ex galeotto della Caienna. A lui Alain chiede ” Mio padre era un uomo disonesto?”. Borgues dà una risposta lapidaria e molto simenoniana ” Tuo padre era un uomo. E credimi, un uomo è molto più raro di un uomo onesto, un giorno te ne accorgerai”. Riannodati i fili con il suo passato, Alain, può partire fiducioso per Parigi. Farà il medico.”Un medico occupa nella società un posto che non è nè troppo in  basso nè troppo in alto.”** Un altro uomo che si chiama Malou.
“Vero, papà?”-
* e **cfr 200

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