7
Feb
2013
“Il destino dei Malou”(Le destin des Malou-1947) di Georges Simenon- Adelphi 2006
Nel
febbraio del 1947, quando scrisse “Le destin des Malou”, Georges
Simenon si trovava in esilio(volontario)in Florida e aveva una
situazione familiare molto complicata(addirittura un ménage à quatre non
considerando le prostitute nei bordelli dell’Avana).Il suo cuore di
letterato era però rimasto nella Francia occidentale tra Bordeaux e
Nantes,dove aveva vissuto negli anni della guerra e alla sua adolescenza
a Liegi tra un padre amato e una madre anaffettiva. Da questi giochi
del sentimento e della memoria nasce questo singolare roman dur in cui
si alternano momenti di estrema crudezza ad altri di pietas e di
speranza nel futuro. I Malou, nelle parole di Alain,l’ultimo della
famiglia, “erano sempre stati o troppo in basso o troppo in alto, perchè
avevano dovuto fare le cose alla svelta”*Il nonno era stato un povero
carradore analfabeta venuto dall’Europa orientale(in origine il cognome
era forse Malow o Malowsky) che aveva avuto un figlio da una pazza che
si accoppiava con tutti. Questo figlio è Eugène Malou, un affarista
geniale , che, mirando troppo in alto, finisce, all’inizio del
romanzo,con il morire suicida sul pavimento di una piccola farmacia di
una soffocante città di provincia. Nessuno dei suoi familiari lo
piangerà da morto, ad eccezione del silenzioso e timido ultimogenito
Alain. Venduti la casa e i mobili, la famiglia Malou si disperde. La
seconda moglie va a vivere a Parigi con la sorella, il primogenito Edgar
lo rinnega perchè lavora in Prefettura e ha una sposato una ricca
borghese, la figlia Corine ,impudica e dissoluta, si avvia verso una
vita da mantenuta. Solo Alain vuole riscattare il nome dei Malou. Per
farlo deve conoscere il vero volto del padre. Per quest’opera di
indagine quasi poliziesca Alain interroga i pochi amici del padre tra
cui Joseph Bargues, un ex galeotto della Caienna. A lui Alain chiede ”
Mio padre era un uomo disonesto?”. Borgues dà una risposta lapidaria e
molto simenoniana ” Tuo padre era un uomo. E credimi, un uomo è molto
più raro di un uomo onesto, un giorno te ne accorgerai”. Riannodati i
fili con il suo passato, Alain, può partire fiducioso per Parigi. Farà
il medico.”Un medico occupa nella società un posto che non è nè troppo
in basso nè troppo in alto.”** Un altro uomo che si chiama Malou.
“Vero, papà?”-
* e **cfr 200
“Vero, papà?”-
* e **cfr 200
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