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mercoledì 18 aprile 2018

5 Ott 2011

Leggo per AnnastaccatoLisa “La vittima è presente” di E.Lina White- GM 1956

Scritto da Giuseppina La Ciura
Lunedì scorso è morta AnnastaccatoLisa, la giovane toscana che nel suo blog ha raccontato con ironia e levità la sua lotta contro un terribile nemico:il cancro.
Io conosco bene-purtroppo-il Nemico, che Anna Lisa chiamava la Bestiaccia, perchè di esso sono  morte mia nonna paterna e mia madre. Per questo ho letto con il cuore serrato dal dolore l’avanzare implacabile della malattia fino all’ultimo messaggio.
Voglio dedicare a Anna Lisa questa recensione. Dovrei dedicarle dei versi del poeta Tranströmer che ha vinto l’ultimo Nobel o del mio amato Leopardi, ma “sento” che Anna Lisa da buona toscana mi riderebbe dietro anche dal Paradiso dove certo si trova.
Così ripiego molto modestamente su questo poco noto  Giallo della White datato 1931.
Il titolo inglese “Put out the light” è stato tradotto in “La vittima è presente”. Il titolo è più in linea con la bella copertina di Jacono che con la trama in sè. Il grande disegnatore ha scelto infatti  un personaggio non secondario del Giallo, la signorina Florence , sorella dell’ispettore Adam Pye, che ,facendo le carte, com’è sua abitudine, “vede” un’assassinata. La vittima che è presente( sulle carte) è a sua detta Anthea Vine, la più ricca cittadina di Oldtown. La White  descrive  costei  che più cattiva non si può. Nonostante che sia vecchia(ma quanto?)e brutta, veste come una fanciulla, flirta con tutti gli uomini che le vengono a tiro(persino con un bambino di nove annni…..), intrattiene relazioni ambigue con i due figli adottivi e sogna di accasarsi con il suo giovane medico di fiducia. Non basta: è sadica con i suoi dipendenti, segretaria in testa e passa le sue giornate ad organizzare ricatti affettivi e a tramare contro tutti.
Dopo cento pagine (il libro ne conta 123)di tali nefandezze, miss Anthea viene assassinata nella sua camera da letto tutta azzurro ed argento. Il lettore tira un sospiro di sollievo, così come alla scoperta del suo assassino. Tutti gli altri “eroi” del romanzo si accoppiano tra di loro e vivranno felici e contenti dopo aver ereditato le fortune accumulate dalla loro aguzzina.
Florence Pye regala mezza corona alla sua cameriera Betsy che , senza volerlo,  ha aiutato l’ispettore  a risolvere il caso.
Traduce(e taglia) la grande Hilia Brinis.
PS Quasi tutti i Gialli dal 1930 al 1980 avrebbero bisogno di essere ritradotti. In questo romanzo , come in molti altri, è stato eliminato ogni  chiaro riferimento alla vita sessuale piuttosto agitata e perversa della vittima. Non che il lettore sia un voyeur assatanato, ma il giudizio su un personaggio e sul testo cambia se si viene a sapere che miss Anthea si porta a letto per denaro i figli adottivi e il medico. Una cosa è una seduttrice fredda, un’altra una ninfomane….. 

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