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venerdì 20 aprile 2018

5 Mag 2012

Pierre Magnan è morto

Scritto da Giuseppina La Ciura
Pochi giorni fa Réne Barone ha annunciato a noi di 813 che Pierre Magnan era morto.La notizia mi ha rattristata, perchè Magnan è uno dei miei giallisti(e scrittori)preferiti. Di lui ho letto tutti e cinque i polizieschi in cui appare il simpatico ed umano commissario Laviolette. Quattro di questi romanzi sono apparsi in prima edizione nel Giallo Mondadori diretto allora da Gianfranco Orsi, l’ultimo “Il commissario innamorato”è stato pubblicato dalla casa editrice Robin.
Ambientati in Provenza( Magnan era nato a Manosque il 19 Settembre del 1922), raccontano di fosche tragedie familiari( Il sangue degli Atridi”- 1976), antichi delitti mai dimenticati(“Messaggi di morte”), amori fatali (” La tomba di Hélios”) e giovani sbandati (“ Il velo magico). Il più bello, un vero capolavoro, è ” Le secret des Andrones” ) che in Italia fu tradotto con “Morirai per ultima”.
( Sisteron come Noto, il glicine come il giardino, la figlia del farmacista ribelle ed anticonformista, la Resistenza e i suoi crimini, passione e Morte)
Magnan ci ha lasciato altri libri di assoluta eccellenza come “La casa assassinata” con cui vinse Le Prix Mystère de la Critique  e ” Les Charbonniers de la Mort”(1984).
Questo romanzo apparve nel 1995 nella collana mondadoriana con il titolo “La polvere della morte” E’ un romanzo  particolare, di grande livello letterario ma dal contenuto molto scabroso. Numerosi  giallofili rimasero scandalizzati e scrissero lettere di fuoco a Orsi.Anch’io fui tra quelli, ma rileggendo il libro in francese un decennio dopo, ne rimasi affascinata. Il romanzo è ambientato ai primi del Novecento e vede in azione il nonno di Laviolette. Ve lo consiglio.
PS Avendo ad Ispica tutti i libri di Magnan, ho usato la copertina di questo  Speciale dei Gialli Mondadori del 1997 in cui sono riuniti “Morirai per ultima” Di Pierre Magnan, “La signora dell’auto con gli occhiali e un fucile” Di Sebasyien Japrisot e “Esca viva” Di Alain Demouzon. L’introduzione è del grandissimo  Igor Longo. 

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