5
Giu
2010
Henry-Georges Clouzot e Stanislas- André Steeman: “Légitime défense” ovvero “Quai des Orfèvres”
Il
francese Henry-Georges Clouzot(1907-1977) e il belga Stanislas-André
Steeman( 1908-1970) lavorarono insieme, l’uno come regista, l’altro come
sceneggiatore nel film che segna il debutto cinematografico del
francese : “L’assassin habite au 21” del 1942.. Poi, Clouzot diresse “Le
corbeau”(Il Corvo”) del 1944, film per cui fu accusato- assurdamente-
di collaborazionismo con i tedeschi. Dopo la guerra e un periodo di
epurazione, nel 1947 il grande regista tornò al successo con una
pellicola tratta da un romanzo proprio di Steeman . Si tratta, come
tutti i cinefili sanno, di “ Quai des Orfèvres” che vinse il primo
premio a Venezia. Il romanzo di Steeman si intitola invece “Légitime défense” di cui ho letto la copia edita da Librarie Arthème Fayard-1947.
Anche se il nucleo centrale della storia è lo stesso,tra il romanzo
di Steeman e il film di Clouzot ci sono notevoli differenze. Nel
romanzo, che è un autentico Giallo con tanti possibili assassini e
moventi(la moglie della vittima, la figlia, il segretario, un pittore
fallito), il protagonista si chiama Noël Martin, è un giovane pittore di
modesta fama che vive in un povero atelier con la moglie Belle nata
Garsou, una piccola borghese molto bella e civettuola che ama farsi
corteggiare da tutti gli uomini che incontra. Il marito è geloso, ma fa
finta di niente. Ma quando trova un biglietto della moglie che gli
annuncia che sta per partire per Pont-d’île perché la madre sta male ed
invece scopre che ella ha un rendez-vous con M.Weyl, un cinquantenne
“mecenate” morboso e sadico nella sua maison vicino al Bois, la sua
gelosia a lungo repressa si scatena, diventa irrefrenabile. M. Martin
sale in macchina, si crea un falso alibi, si reca nella villa e, dopo
aver visto Belle nel parco, colpisce con un maglio il presunto amante.
Dopo, non ha alcun rimorso :l’ha fatto per legittima difesa. Di più gli
interessa provare il tradimento della moglie. Mentre la coppia vive
giorni di sotterfugi e bugie, in uno stato di tensione crescente, il
commissario Maria indaga da un posto- il Quai des Orfèvres- che sembra
un antro remoto ed oscuro. La soluzione ,beffarda e geniale, sorprende
il lettore , perché l’assassino non è Martin,ma il movente resta
sempre lo stesso: “legittima difesa”.
Nel film, il décor è mutato totalmente. L’atelier cede il posto al music-hall. Belle è divenuta Marguerite Chauffournier Martineau, chanteuse dall’americaneggiante nome di battaglia di Jenny Lamour(il ruolo è affidato alla prima moglie di Clouzot, la fascinosa Suzy Delair), il povero marito Maurice Martineau l’accompagna al piano( Bernard Blier è bravissimo), il presunto amante Brignon ha 70 annni, è gobbo, lercio e pedofilo. Infine, il commissario Antoine ha il volto sofferto ed umano del magistrale Louis Jouvet. Il ritmo del film è rapido, le scene che si svolgono al mitico 36 Quai des Orfèvres sono molte e significative, La soluzione del caso è imprevista e delude. Clouzot scelse infatti un lieto fine e il trionfo dell’ Amore. Lo fece per accontentare il pubblico e soprattutto il produttore? Il film successivo è “Manon”. Donc...
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Nel film, il décor è mutato totalmente. L’atelier cede il posto al music-hall. Belle è divenuta Marguerite Chauffournier Martineau, chanteuse dall’americaneggiante nome di battaglia di Jenny Lamour(il ruolo è affidato alla prima moglie di Clouzot, la fascinosa Suzy Delair), il povero marito Maurice Martineau l’accompagna al piano( Bernard Blier è bravissimo), il presunto amante Brignon ha 70 annni, è gobbo, lercio e pedofilo. Infine, il commissario Antoine ha il volto sofferto ed umano del magistrale Louis Jouvet. Il ritmo del film è rapido, le scene che si svolgono al mitico 36 Quai des Orfèvres sono molte e significative, La soluzione del caso è imprevista e delude. Clouzot scelse infatti un lieto fine e il trionfo dell’ Amore. Lo fece per accontentare il pubblico e soprattutto il produttore? Il film successivo è “Manon”. Donc...
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