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giovedì 19 aprile 2018

5 Feb 2012

La Germania “eterna” di Angela Merkel: ” Hammerstein o dell’ostinazione” di Hans Magnus Enzersberger- Einaudi 2008

Scritto da Giuseppina La Ciura
Ho sempre avuto una grande ammirazione per la Germania e non condivido il sentimento antitedesco che comincia a serpeggiare da noi. La Germania non ha colpe se abbiamo scelto di essere governati da una classe politica incapace e corrotta e se da vent’anni viviamo in modo dissennato, confidando nella buona stella. La Germania della Merkel non è quella di Hitler: eppure si sta venendo a trovare nella stessa situazione e sta per fare le stesse scelte. Come negli Anni Trenta,la Germania è la nazione più ricca e potente del Continente ed è circondata da paesi dalle leadership deboli e dalle  economie fragili,oltre che gravati da debiti enormi. Il pragmatismo consiglierebbe di accettare questi paesi nelle loro diversità  e cercare nuovi mercati:invece,la Merkel si ostina a  voler mettere in riga i paesi indebitati con politiche fortemente recessive il che condurrà la Germania e l’Europa alla rovina economica e sociale.
Far ragionare Hitler era impossibile, ma anche la Merkel sembra inflessibile.
Negli Anni Trenta c’era un uomo,un generale, che tentò di riportare Hitler alla ragione e quello fu Kurt Von Hammerstein cui Enzersberger dedica questo bellissimo saggio del 2008. Hammerstein comprese prima di tutti gli altri generali che Hitler era a capo di un gruppo di “pazzi,pervertiti e criminali” e che la guerra sarebbe stata inevitabile e perduta. Egli fu il punto di riferimento di tutta l’opposizione antihitleriana,ma nulla potè per impedire la tragedia.
La Merkel vuole spedire un Quisling in Grecia, ha “eletto” Monti e sostiene Sarkozy nella campagna presidenziale. Io non so se ci sia in Germania un uomo della tempra del generale Von Hammerstein, ma so per certo che farebbe la stessa fine. Inascoltato.
L’ostinazione è nella ragione e nel torto il punto forte e/o debole  dei Tedeschi. 

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