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giovedì 19 aprile 2018

4 Mar 2012

Le vittoriane: Mary Elizabeth Braddon.

Scritto da Giuseppina La Ciura
Basta entrare in una libreria, anche piccola, per imbattersi in tutta una serie di romanzi nuovissimi dai titolo invitanti scritti  da donne che ambientano le loro opere nell’età vittoriana o si rifanno alle grandi scrittrici di quell’epoca leggendaria per la letteratura inglese . Non è una scelta casuale. Le scrittrici vittoriane, donne forti, coraggiose, trasgressive, indipendenti, si distinsero  in tutti i generi :dal sociale(George Elliot) al gotico( Charlotte Bronte), dall’umoristico(Elizabeth Gaskell)all’ avventuroso(baronessa Orczy), dal mystery (Lillie Meade),all’horror( Marie Corelli e Florence Marryat) al sensazionale( Miss Braddon).
Ho già parlato in questo blog di Florence Marriat e del suo “Il bacio del vampiro”(ed Castelvecchi)ed intendo scrivere presto  di Marie Corelli. Per me, però, la più brava tra le vittoriane che piacevano alla Regina Vittoria e ai lettori dei giornali popolari è Miss Braddon, alias Mary Elizabeth Braddon Maxwell. E’ lei “The Queen of Sensation”(the king è Wilkie Collins,of course).
La  sua biografia  è già  anch’essa  un romanzo sensazionale.
Miss Braddon nasce nel popolare quartiere di Soho il 4 Ottobre del 1835 da genitori irlandesi. Il padre, fedifrago e perdigiorno, non ha un soldo per mantenere la sua famiglia e,quindi, l’abbandona. Mary ha quattro anni. La sua infanzia ed adolescenza trascorrono nell’indigenza. E’ giovanissima quando la madre la spinge a calcare le scene con il nome di Mary Seyton e a trovarsi un ricco protettore. La futura scrittrice non è bella, ma è intelligente, brillante e determinata. Sarà lei a scegliersi i vari ed influenti amanti e a lanciarsi nel mondo letterario. In questo campo la sua fortuna si chiama John Maxwell, un editore intraprendente  e senza scrupoli. L’uomo è però  sposato e padre di ben cinque figli. Sua moglie, come in un romanzo gotico, è internata in un manicomio in Irlanda  per cui i due amanti non potranno sposarsi che nel 1874 , cioè alla morte della malata.  La coppia avrà sei figli e la scrittrice si dividerà negli anni tra le gioie della maternità, la stesura di un numero enorme di romanzi, anche sotto altri pseudonimi,e i problemi finanziari provocati dai  debiti di un marito alquanto instabile. Muore nella bella dimora di Lichfield a Richmond nel Surrey il 4 Febbraio del 1915.
Pochi sono i romanzi della Braddon tradotti in italiano ed in tempi “remoti”*. Pensate che il suo capolavoro “Il segreto di Lady Audley”  del 1862 è tornato in libreria  nel 2004 grazie a Fazi editore( traduzione di Chiara Vatteroni e postfazione- entrambe ottime -di Sandra Petrignani).
E così  ho dovuto leggere in francese  tra gli altri “Aurora Floyd( 1863), “The doctor’s  wife”( che è una sorta di Madame Bovary in salsa britannica) e “Lady Isle” Il mio preferito resta però “Henry Dunbar” del 1864.
Henry Dunbar è l’erede della ditta Dunbar, Dunbar e Balderby, importanti banchieri della City.. Per trent’anni è rimasto in India per far dimenticare una giovinezza libertina e dissipata. Ma ora torna a Londra per riprendere il suo posto nella banca di famiglia ,nella  splendida dimora nella contea di Warwick e nell’alta società. Ma Henry Dunbar ha in Inghilterra un temibile nemico, certo Joseph Wilmot con il quale divide un oscuro segreto. Alcuni giorni dopo lo sbarco di Dunbar a Southampton, Wilmot viene trovato assassinato a Winchester. La dolce e coraggiosa figlia del morto, Margaret, sospetta che Dunbar sia l’assassino del padre e decide di indagare. Ella è sul punto di fidanzarsi con Clement Austin,il giovane cassiere della banca Dunbar. Ma, improvvisamente, Margaret rompe il fidanzamento e si chiude in un totale isolamento. Cos’è accaduto per provocare un tale colpo di scena? Austin  non ci vede chiaro e assume un poliziotto di Scotland Yard il quale, recatosi a Winchester, scopre che la vittima non è Joseph Wilmot ma Henry Dunbar……….
L’epilogo  è tipicamente vittoriano.
* “The lady Audley’s secret” fu pubblicato dai fratelli Treves nel 1910 e ristampato nel 1917 con il titolo ” Un segreto fatale”. “Henry Dunbar” apparve nella Biblioteca Amena Treves nel.. 1887 con il titolo “Le fila del destino”. Io posseggo solo “During her Majesty’pleasure” ovvero “Il segreto del passato” Romanzo Mensile 1910.

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