4
Ago
2016
“Omicidio in laboratorio”(“Murder in the Laboratory”)di T.L Davidson- I Bassotti 2016
George
Wroxham percorre di sera gli atri e i corridoi deserti e silenziosi
dell’enorme Medical Building. Deve raggiungere nel suo laboratorio al
terzo piano il professore Sheppery, ma non sa quale sia la stanza dentro
la quale l’eminente chimico l’attende. Così entra nel minuscolo
laboratorio del dott Blythe,dagli arruffati baffi rossi e dagli occhi di
un azzurro brillante. Il dottor Blythe è molto gentile ed accompagna
Wroxham nel laboratorio di Tossicologia,quello di Sheppery. La stanza è
al buio e sembra vuota. Ma il cappello di Sheppery è sul banco insieme
ad un bloc-notes e a una bottiglietta di cianuro. L’uomo giace sul
pavimento ,avvelenato. Blythe,dopo aver tentato di rianimare il corpo,
telefona alla Polizia e annuncia ,senza esitazione alcuna,un caso di
omicidio.
Inizia così il Bassotto n 169. Un inizio classico. Ma il resto del giallo non ha molto di tradizionale. Le indagini in cui operano insieme l’ispettore Mellison di Scotland Yard-uomo bellissimo ma non molto acuto- e il dottor Blythe da investigatore privato procedono in modo molto confuso anche perchè i personaggi che entrono ed escono dal caso sono molti e poco caratterizzati. L’unico che abbia una personalità è un certo Rostov,un russo che avrebbe usato un cianuro “sovietico”.Notizia poi smentita.
La vittima, che a tutti i colleghi è sempre parso un uomo di grande moralità, viene accusato di avere una doppia vita con frequentazioni losche(anche criminali di Chicago……), attività disoneste e grande interesse per l’alcool in una bettola malfamata sul fiume. Anzi, lì proprio quel lunedì, sarebbe stato annegato.
E questa è la fine del lettore nell’ agosto 2016.
Inizia così il Bassotto n 169. Un inizio classico. Ma il resto del giallo non ha molto di tradizionale. Le indagini in cui operano insieme l’ispettore Mellison di Scotland Yard-uomo bellissimo ma non molto acuto- e il dottor Blythe da investigatore privato procedono in modo molto confuso anche perchè i personaggi che entrono ed escono dal caso sono molti e poco caratterizzati. L’unico che abbia una personalità è un certo Rostov,un russo che avrebbe usato un cianuro “sovietico”.Notizia poi smentita.
La vittima, che a tutti i colleghi è sempre parso un uomo di grande moralità, viene accusato di avere una doppia vita con frequentazioni losche(anche criminali di Chicago……), attività disoneste e grande interesse per l’alcool in una bettola malfamata sul fiume. Anzi, lì proprio quel lunedì, sarebbe stato annegato.
E questa è la fine del lettore nell’ agosto 2016.
Nessun commento:
Posta un commento