15
Ago
2016
“I Misteri di Chalk Hill”(“Der Verbotene fluss-2014)di Susanne Goga- Giunti, 2015
Con
“I Misteri di Chalk Hill” della tedesca Susanne Goga (Giunti ed) sono
tornata ragazzina. E ciò, in questo agosto di sangue e di follia, è
stato per me un piccolo miracolo.
Charlotte Pauly,la protagonista, è una giovane istitutrice tedesca
che ha dovuto lasciare Berlino e le sue due piccole alunne
aristocratiche perché accusata di voler sedurre il fascinoso erede
dell’illustre casato prussiano. Così, nel Settembre del 1890, si è
imbarcata da Calais per Dover. Le è stato offerto un posto di
istitutrice presso la famiglia del deputato sir Andrew
Clayworth.Charlotte è felice: la campagna inglese le appare
bellissima,la dimora di Chalk Hill nel Surrey è imponente,la sua
piccola alunna Emily di otto anni si rivela diligente e desiderosa di
apprendere.Ma dietro tutto ciò Charlotte avverte un senso sottile ma
dilagante senso di paura e di inquietudine: lo attribuisce al fatto che
solo sei mesi prima la signora di Chalk Hill, lady Ellen, è scomparsa
misteriosamente. Il padrone di casa è rigido e riservato,Emily è una
bambina fragile che soffre di incubi notturni in cui sostiene di vedere
la madre morta come e fosse viva, tutta la servitù non dà confidenza.
Charlotte si trova coinvolta così in una situazione molto difficile,
perché vuole aiutare la sua alunna,ma non può permetteresi di perdere il
posto che le serve per vivere. Per sua fortuna, il baronetto si decide a
rivolgersi ad un’associazione di studiosi del paranormale che invia a
Chalk Hill il brillante giornalista Thomas Ashdown……
Sebbene il romanzo risenta dell’influenza di “Jane Eyre”e dei racconti dei fratelli Grimm, è una lettura scorrevole e coinvolgente con un finale un po’ giallo e molto rosa.
NB Alcuni avvenimenti sono razionalmente inspiegabili. Niente paura: frau Goga si appella nientedimeno che al Bardo che mette in bocca al suo Amleto le famose parole:” Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio,di quante ne sogni la tua filosofia”

Sebbene il romanzo risenta dell’influenza di “Jane Eyre”e dei racconti dei fratelli Grimm, è una lettura scorrevole e coinvolgente con un finale un po’ giallo e molto rosa.
NB Alcuni avvenimenti sono razionalmente inspiegabili. Niente paura: frau Goga si appella nientedimeno che al Bardo che mette in bocca al suo Amleto le famose parole:” Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio,di quante ne sogni la tua filosofia”
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