Archivio blog

sabato 28 aprile 2018

30 Giu 2015

“1913-L’anno prima della tempesta” di Florian Illies-Marsilio 2015

Scritto da Giuseppina La Ciura
Ieri pomeriggio,in una preda ad una grave crisi di astinenza da carta stampata(in verità,leggo sempre più in ebook), ho preso un taxi(tanto l’euro grazie ai giochi germano-ellenici vale zero)e mi sono fatta condurre da Feltrinelli,la più fornita libreria di Catania.
L’ho trovata quasi vuota. Qualche signore di una certa età che leggeva  in poltrona, un ragazzo riccioluto stile hippie che cercava un manuale sugli esami per la patente e tre fanciulle in cerca di un romanzo d’amore “hard”.Così,mi sono potuta aggirare in tutta tranquillità tra reparti e scaffali. Li ho “analizzati” tutti ad eccezione di quelli riguardanti l’Economia.( Ho perso da tempo ogni stima per gli economisti anche se affascinanti come Varoufakis o signorili come Monti).Di novità letterarie, zero. Nessuna sorpresa: in “Canone Occidentale “due decadi fa Harold Bloom, l’aveva detto che “la Letteratura è morta”.  Il reparto dei Gialli,un tempo illuminato dai Bassotti, era stracolmo dei soliti testi che gli autori definiscono di gusto elisabettiano ma che io considero opera di pessimi macellai.Nel reparto di Filosofia il solito Nietzsche(e anche “le sue lacrime”),in quello di Storia la Grande Guerra, il Duce, il buon Adolfo.
Per non far fallire anche la Feltrinelli(Catania, che è sede universitaria dal 1400, aveva fino a pochi anni fa moltissime librerie centenarie), ho preso “1913 “di Florian Illies.(costo 13 E).
Tornata a casa tutta felice, mi sono seduta in poltrona e ho iniziato a leggere con le apposite lenti di ipovedente. Il libro ha una struttura molto originale:è diviso in dodici capitoli,uno per ogni mese dell’”anno prima della tempesta”. A leggere i personaggi che vivevano, scrivevano, “pittiavano”(tr dipingevano), componevano, amavano in quell’anno mi è venuta una tristezza tale che mi sono fermata a Gennaio quando Max Beckmann finì di dipingere “Il naufragio del Titanic”

Nessun commento:

Posta un commento