25
Giu
2015
“Le mystérieux docteur Cornélius” di Gustave Le Rouge -1911
Dedico questa recensione al mio amico prof R.B.
Gustave Le Rouge(1867-1938) fu un autore di grande successo nelle prime due decadi del secolo scorso. Poi, cadde lentamente nell’oblio da cui lo trassero negli Anni 70 il noto critico Francis Lacassin e ,poi, negli Anni 80 una serie televisiva con Gérard Desarthe nel ruolo del dottor Cornélius( questa serie non è mai arrivata da noi dato che dal 1945 solo il Made in USA è degno di essere visto).
Gustave Le Rouge fu uno scrittore molto prolifico che passò con assoluta nonchalance dalla fantascienza-di cui fu uno dei precursori- al romanzo di cappa e spada, dalle opere teatrali alle sceneggiature di film polizieschi, dai saggi critici alla letteratura popolare. Sebbene il suo capolavoro sia “Le prisonnier de la planète Mars”(1908), egli è oggi ricordato per la saga di cui è protagonista il dottor Cornèlius, “lo scultore di carne umana”(1911-1912). Recentemente il primo episodio della serie è uscito in ebook per “Fogli Volanti”. Io ne ho approfittato subito dato che i fascicoli d’epoca sono rarissimi e molto costosi.
All’inizio della tenebrosa vicenda siamo “nel cuore del Far West, ai
piedi delle imponenti Rocky Mountains”- In quel luogo fuori dal mondo un
gruppo di miliardari capeggiati da Fred Jorghell ha deciso di costruire
una nuova avveniristica città Jorghell, che è il tipico americano che
si è fatto da sè, ha due figli:una figlia, bellissima e tenera, Isidora
e un figlio ,Baruch. Costui trascorre le giornate nel suo laboratorio
di chimica e le serate al club dove regolarmente perde al tavolo verde
enormi somme di denaro. Ripudiato dal padre, trova conforto presso il
misterioso dottor Cornelius Kramm(un tedesco,è ovvio) che è divenuto
celebre in America come “scultore di pelle umana”ovvero come chirurgo
plastico.Il dottor Cornelius ha un fratello,Fritz, che si occupa di
antiquariato ma che in realtà è un ricettatore di fama internazionale.
Per poter continuare nella sua vita dissipata, Jorghell figlio è
costretto a derubare ed uccidere con una strana mazza(che forse ha
ispirato “Guerre Stellari”) dei ricchi del luogo. Scoperto dall’ingegner
Harry Dorgan, fidanzato di Isidora, il criminale fugge in Francia. In
Bretagna, viene trovato morente dallo scienziato De Maubreuil, che lo
cura amorevolmente nel suo “castello dei diamanti” . De Maubreuil
incarna il volto positivo,progressista della Scienza: quella che opera
per il bene dell’Umanità combattendo contro la miseria,la fame,
l’ignoranza e la diseguaglianza sociale.
E qui mi fermo.
E’ evidente che l’autore non nutre alcuna simpatia per gli Stati Uniti che non considera una Nazione ma un coacervo di razze e di popoli e condanna il suo Capitalismo in quanto regressivo e potenzialmente criminale. In questo contesto americano, il dottor Cornelius ci sta a meraviglia in quanto rappresenta lo scienziato mosso da obiettivi sordidi e vili quali l’arricchimento personale e il senso di onnipotenza. Anche la Scienza e la Tecnologia vengono quindi coinvolte nell’eterno(?) scontro tra il Bene e il Male.
Ci vorranno molte puntate perchè il lettore, dopo tanti crimini efferati, castelli polverosi, creature mostruose, riesca a “riveder le stelle”.
Gustave Le Rouge(1867-1938) fu un autore di grande successo nelle prime due decadi del secolo scorso. Poi, cadde lentamente nell’oblio da cui lo trassero negli Anni 70 il noto critico Francis Lacassin e ,poi, negli Anni 80 una serie televisiva con Gérard Desarthe nel ruolo del dottor Cornélius( questa serie non è mai arrivata da noi dato che dal 1945 solo il Made in USA è degno di essere visto).
Gustave Le Rouge fu uno scrittore molto prolifico che passò con assoluta nonchalance dalla fantascienza-di cui fu uno dei precursori- al romanzo di cappa e spada, dalle opere teatrali alle sceneggiature di film polizieschi, dai saggi critici alla letteratura popolare. Sebbene il suo capolavoro sia “Le prisonnier de la planète Mars”(1908), egli è oggi ricordato per la saga di cui è protagonista il dottor Cornèlius, “lo scultore di carne umana”(1911-1912). Recentemente il primo episodio della serie è uscito in ebook per “Fogli Volanti”. Io ne ho approfittato subito dato che i fascicoli d’epoca sono rarissimi e molto costosi.

E qui mi fermo.
E’ evidente che l’autore non nutre alcuna simpatia per gli Stati Uniti che non considera una Nazione ma un coacervo di razze e di popoli e condanna il suo Capitalismo in quanto regressivo e potenzialmente criminale. In questo contesto americano, il dottor Cornelius ci sta a meraviglia in quanto rappresenta lo scienziato mosso da obiettivi sordidi e vili quali l’arricchimento personale e il senso di onnipotenza. Anche la Scienza e la Tecnologia vengono quindi coinvolte nell’eterno(?) scontro tra il Bene e il Male.
Ci vorranno molte puntate perchè il lettore, dopo tanti crimini efferati, castelli polverosi, creature mostruose, riesca a “riveder le stelle”.
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