30
Dic
2012
“Tra le undici e mezzanotte”(Entre les onze heures et minuit)di Henry Decoin-1948
La
Francia confusa, inquieta ed ambigua del Secondo Dopoguerra è al centro
di questo film di Henry Decoin del 1949, considerato e non a torto uno
dei migliori polizieschi del Cinema d’Oltralpe. Protagonista assoluto
ne è Louis Jouvet, che interpreta da par suo il ruolo dell’ispettore
Carrel della Sûreté. Tutto accade tra le undici e mezzanotte di una
notte d’inverno, a Parigi. Mentre la gente esce dai cinema commentando
un film con Edward G.Robinson, l’ispettore si trova nello studio di un
noto avvocato che la servetta ( una Gisèle Mélinand alle prime armi) ha
trovato assassinato. L’interrogatorio non procede secondo i desideri di
Carrel- la servetta appare reticente su molti elementi dell’affaire-
quando giunge la notizia che un altro uomo è stato ucciso in un tunnel
vicino le Ternes. Arrivato sul posto, l’ispettore scopre che il morto,
certo Jérôme Vidauban, gli assomiglia come una goccia d’acqua. A questo
punto, Carrel decide di calarsi nei panni dell’assassinato e conoscerne
dal di dentro il mondo privato.
E’ un gioco da ragazzi per Carrel scoprire che Vidauban è un losco trafficante e un donnaiolo. Non basta: è anche un assassino. Gli sarà più difficile ed amaro scoprire chi lo ha ucciso, anche perchè nel frattempo l’ispettore si è innamorato di Lucienne,la maitresse del morto.Ma si sa che i francesi hanno un debole per l’amour…..
Il film si regge tutto su una splendida fotografia in bianco e nero, sui dialoghi di” caustica ironia “di Henry Jeanson , su un montaggio eccellente , su una soluzione poliziesca di prim’ordine e sull’interpretazione di Louis Jouvet. Delude invece Madeleine Robinson, infagottata in abiti orribili e priva dello charme tipico delle femmes francesi. Ma tant’è.
NB- Il tema del sosia è al centro di numerosi film e romanzi polizieschi, ma mi ha sempre lasciata perplessa. Mi pare impossibile che la segretaria , le amanti e “gli amici” di Vidauban possano lasciarsi ingannare dall’escamotage messo in opera dall’ispettore Carrel. Ma se la finzione lo esige
E’ un gioco da ragazzi per Carrel scoprire che Vidauban è un losco trafficante e un donnaiolo. Non basta: è anche un assassino. Gli sarà più difficile ed amaro scoprire chi lo ha ucciso, anche perchè nel frattempo l’ispettore si è innamorato di Lucienne,la maitresse del morto.Ma si sa che i francesi hanno un debole per l’amour…..
Il film si regge tutto su una splendida fotografia in bianco e nero, sui dialoghi di” caustica ironia “di Henry Jeanson , su un montaggio eccellente , su una soluzione poliziesca di prim’ordine e sull’interpretazione di Louis Jouvet. Delude invece Madeleine Robinson, infagottata in abiti orribili e priva dello charme tipico delle femmes francesi. Ma tant’è.
NB- Il tema del sosia è al centro di numerosi film e romanzi polizieschi, ma mi ha sempre lasciata perplessa. Mi pare impossibile che la segretaria , le amanti e “gli amici” di Vidauban possano lasciarsi ingannare dall’escamotage messo in opera dall’ispettore Carrel. Ma se la finzione lo esige
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