3
Lug
2012
Viaggio a Madrid
Era l’Agosto del 1987 quando vidi per la prima volta Madrid. La trovai polverosa e sonnolenta come avvoltolata nel suo eterno passato e nel ciarpame della tradizione( mantille, spilloni, ventagli etc). Vestivo Prada e trasudavo Made in Italy. Le strade erano deserte, i bar vuoti, i negozianti servizievoli dinanzi ad una figlia di un”Italia grande potenza economica e calcistica.(Il ricordo del trionfo azzurro ai Mondiali di calcio dell’82 era ancora vivissimo).
La settimana scorsa sono ritornata a Madrid. L’ho trovata , pur nella crisi, vitale, operosa, combattiva e giovane, terribilmente giovane. Pur con i loro limiti, i governanti spagnoli hanno lavorato in questi decenni per svegliare la vecchia signora in nero. Hanno tolto le rughe alle facciate, arricchito la città con almeno due musei di eccellenza, hanno sostituito le vecchie carreteras con ampie autostrade. Zapatero ha fatto poi il miracolo: spogliare le donne dai severi abiti delle vergini, mogli e madri tanto care a Franco e alla Chiesa e ridare un ruolo sociale ai diversi, omosessuali e transessuali. E così ho visto belle donne brune pattugliare la città accanto ai loro colleghi maschi o pulire le strade all’alba.( A proposito, Madrid è pulita come Londra o Parigi…). Ho visto uomini aitanti e sexy tenersi per mano e baciarsi in pubblico senza che nessuno si scandalizzasse(da noi la cosa è impensabile: gli omosessuali sono ancora froci, ricchioni e così dicendo).
Quanto a me, non vestivo più Prada e nessuno è stato servizievole e nemmeno gentile con me in quanto italiana. Dirò di più :molti italiani fingevano di non esserlo. Berlusconi con i suoi bunga bunga è stato peggio di una guerra perduta. Noi per gli Spagnoli stiamo peggio di loro perchè siamo un popolo vecchio, stanco e corrotto.
Atterrata a Fiumicino, di un umore nerissimo, ho incontrato Bonaiuti……….
PS. In una cosa Madrid è peggiorata: la cucina. Soffrendo di gastrite, si può dire che non ho mangiato che bocadillo al Jamon cocido.
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