29 Dic 2011

“I delitti della casa di campagna”-Bassotto n 107-2011

Scritto da Giuseppina La Ciura

Concludo l’anno con questa raccolta di racconti.
Sono dieci più o meno celebri  di altrettanto più meno famosi giallisti che Marco Polillo ha riunito nel Bassotto n 107 allo scopo di allietare le feste natalizie dei giallofili. Il fil rouge sono le belle tranquille case di campagna anglosassoni in cui si annida, quasi per contrasto, un  feroce assassino.
Di questi dieci molti mi erano noti, altri non li conoscevo se non per fama.
Il più valido a livello letterario è “La maledizione dei Darnaway”(1926) di G.K.Chesterton. E’ un racconto che si può leggere come un giallo, un gotico alla Poe e un testo filosofico-religioso in cui l’autore,tramite padre Brown, disserta di Destino e di Divina Provvidenza. Ottimo.
Il più angoscioso è ” La finestra socchiusa” di Ethel Lina White. Dal ritmo rapido, essenziale, ossessivo, mette davvero i brividi.
Quello della Mignon G.Eberhart  “ Come un camaleonte” , ambientato in un’elegante dimora del Sud degli States, si gioca tutto sul colore cangiante della pietra di un anello. Indaga Susan Dare.
Cyril Hare in “La morte di Amy Robsart” si conferma un virtuoso del Giallo classico ma la soluzione che dà al caso mi ha ricordato “Non c’è scampo” della Christie. Sempre alla Christie si rifà (perchè poi se è grande di suo?) Philip Mac Donald in ” Guardare gli alberi e non vedere il bosco”. Il colonnello Gethrin fa però  meglio di Poirot di  “La serie infernale”.
” La casa a Goblin House” di Carter Dickson è un racconto celebre,uno dei migliori dell’autore. Solo che mi pare assai difficile che un chirurgo…………
I racconti di Sapper ( “Tredici soldatini di piombo”), di Ellery Queen(” Un tè da pazzi”) e di G.D.H. e M.I.Cole(” Il baronetto scomparso”) sono gradevoli.
Chiudo con lui Sherlock Holmes e “Il pince-nez d’oro”. Semplicemente perfetto!
(E per questo mi rifiuto di vedere il film di Ritchie in cui il duo SH e Watson  scorazza per l’Europa a caccia di avventure)