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giovedì 19 aprile 2018

27 Dic 2011

“Sciacalli nell’ombra” (“The prowler”)di Joseph Losey-1951

Scritto da Giuseppina La Ciura
Giornata gelida. Non esco.
Guardo nell’après-midi questo film di Joseph Losey alle prime armi  in DVD, stando vicino al calorifero acceso come un vecchio gatto con i reumatismi.
Un agente di polizia- un Van Heflin in stato di grazia- viene inviato con il collega ed amico Bud nella casa di una donna bella e ricca che crede d’aver visto una presenza minacciosa in giardino.
Si tratta della moglie di un noto presentatore radiofonico che lavora di notte. L’agente e la signora ,bionda ed avvenente( Evelyn Keynes), scoprono di essere entrambi di un paesino del Nevada. Da qui alla passione il passo è breve. Lui d’altronde non è soddisfatto della sua vita di povero poliziotto, lei è infelice e sola, avendo sposato per denaro un uomo troppo vecchio.Le notti ad  alta gradazione erotica( se si è sexy come i nostri due attori non è necessario spogliarsi ed agitarsi in amplessi finti…)non bastano più. Lui la vuole solo per sè.
Simula quindi un incidente in cui il marito muore ammazzato. I due si sposano senza perdere tempo in convenevoli. Con i soldi dell’eredità, la coppia lascia l’Est e si trasferisce vicino a Las Vegas dove compra un hotel.
Ma, come esigono le leggi del Noir, c’è un ma. La donna è incinta di quattro mesi e l’ex  poliziotto teme che la nascita prematura del bambino possa far scoprire la verità.
Lascio il finale ai cinefili.
I punti di forza del film,oltre all’interpretazione di Van Heflin-la Keyes è attrice mediocre ma ha nel suo palmarès di moglie tre mariti come Artie Shaw,John Huston e Charles Vidor  -vanno cercati nella essenzialità della trama(meno il finale piuttosto improbabile: eppure lo sceneggiatore è quel  Dalton Trumbo su cui si accanì il senatore McCarthy), nell’uso sapiente dei piani medio- lunghi e nella forza tragica che traspare da ogni fotogramma.
Losey, si sa, è un Grande.

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