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giovedì 19 aprile 2018

13 Dic 2011

C.H.B. Kitchin ” La mattina del 25 Dicembre”(Crime at Christmas-1934)- I Bassotti 2011

Scritto da Giuseppina La Ciura
C(Clifford).H(Henry).B(Benn).Kitchin( 1895-1967) è una “vecchia”conoscenza di noi giallofili. Chi non ha  infatti  letto il  primo dei suoi quattro mystery  “Death of My Aunt”(1929) apparso nel 1938 nella mitica collana delle Palmine e poi più volte ripubblicato? Il secondo di questo autore britannico “ Crime at Christmas”(1934) è meno noto come, peraltro,  il terzo “La morte dello zio Hamilton”- Death of his Uncle “1939 – GM 2284- che pure  è un giallo pregevolissimo.(Il quarto è ancora inedito)
Ritornando a “Crime at Christmas”, anch’esso è apparso  tra le Palmine nel 1939 ed è stato ristampato con il titolo “Conciato per le feste”. In questo Natale 2011, Marco Polillo ha pensato bene di ripresentarcelo tra i suoi Bassotti in edizione integrale e nella traduzione di Giovanni Viganò(che ha fatto i salti mortali per rendere più attuale un testo piuttosto datato.).
Il protagonista è ancora una volta lui, il giovane e sfortunato(dovunque vada, muore qualcuno di morte violenta!))Malcom Warren. Poiché sua madre,sua sorella e il patrigno sono in vacanza nel Sud della Francia, il giovanotto, per non restare solo, decide di accogliere l’invito di mrs Letty Quisberg. Passerà le feste di Natale nella lussuosa dimora di Beresford Lodge dove vive la bella e dolce signora – è di origine irlandese-con il suo terzo marito il noto finanziere Alex Quisberg ed i cinque figli che ella ha avuto dai due precedenti mariti. Sono, inoltre, presenti il segretario di Quisberg, lo smorto Harley, la madre di costui che pare soffra di sonnambulismo, il focoso e rozzo Dixon, fidanzato in pectore di Amabel, la figlia maggiore di Mrs Quisberg, la bella infermiera Luna e il dottor Green, amico carissimo del padrone di casa. Con una compagnia talmente eterogenea, le cose non possono filare lisce nemmeno a Natale. Infatti, la mattina del 25 Dicembre, Warren scopre davanti al suo balcone il corpo esanime della povera signora Harley. E’ stato un incidente oppure un suicidio dato il precario equilibrio mentale della donna? Oppure……
Quando, nel pomeriggio di Santo Stefano, Warren trova sulla collina il secondo cadavere ,ucciso a colpi di bastone, non ci possono esseri dubbi di sorta:un assassino si aggira per Beresford Lodge. Warren non si sottrae al ruolo di détective, ma  sarà l’anonimo ispettore  di Scotland Yard a dare al lettore nel modo più classico possibile-riunendo tutti i protagonisti attorno al caminetto- la soluzione del caso.
Convincente?
NB L’ultimo capitolo del giallo, molto originale, vede il dialogo “quasi leopardiano” tra Warren ed il  lettore. L’agente di cambio risponde a tutte domande del suo interlocutore e presenta anche la poetica di Kitchin riguardo al poliziesco.
Eccola in sintesi:
” ….potrei affermare che un romanzo poliziesco ha, per così dire, due giustificazioni. In primo luogo, presenta un problema da risolvere, e ,a suo modo, condivide il fascino di un cruciverba o di un acrostico. In secondo luogo, …esso ci dà un’immagine angusta ma intensa,della nostra vita quotidiana il cui tranquillo fluire è più vivamente percepito nella violenza della brusca interruzione. … non apprezzo pienamente la bellezza dell’estate se non quando cominciano le prime piogge autunnali”(pag 213)

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