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sabato 21 aprile 2018

25 Set 2012

“I cinque volti dell’assassino”(The list of Adrian Messenger”)di John Huston-1963

Scritto da Giuseppina La Ciura
A John Huston si devono alcuni tra i noir più famosi e celebrati della storia del cinema: cito per tutti “Il mistero del falco” e “Giungla d’asfalto”. Ma il grande regista americano era un eclettico e per questo volle cimentarsi anche nel genere poliziesco. Così, nel 1963, girò “The list of Adrian Messenger”(in italiano “I cinque volti dell’assassino”) che trasse da uno degli ultimi gialli di Philip MacDonald( appunto “The list f Adrian Messenger” che venne pubblicato nella collana mondadoriana nel 1964 con il titolo di “I nove volti dell’assassino”).
La trama è quanto di più classico ci possa essere. Nel castello di Glenyere, per la consueta caccia alla volpe, il vecchio conte ha riunito alcuni amici tra cui Anthony Ruthven  Gethryn, ex colonnello in pensione e detective per passione ed uno dei pochi parenti che gli siano rimasti, lo scrittore Adrian Messenger. Il vecchio nobiluomo ha solo un nipote Derek e una nuora, giovane e bella vedova poco propensa a risposarsi sebbene non le manchino i corteggiatori(il ruolo è ricoperto da Dana Wynter, un’attrice raffinata ed  apparentemente algida perfetta per la parte). In realtà, il conte ha avuto un fratello,una sorta di pecora nera  che è fuggito a cercar fortuna in Canada e un nipote, ma di costoro non sa niente da tempo. Alla fine di una fortunata battuta di caccia, nel dopocena, Messenger, che sta per partire per gli Stati Uniti, consegna a Gethryn una lista di nomi e lo invita ad indagare. Non dice di più,ma appare preoccupato. L’aereo però precipita a causa di una bomba e Messenger finisce in mare su una zattera. Con lui c’è un francese, M. Le Borg, celebre eroe della Resistenza antinazista. Prima di morire,Messenger pronuncia frasi strane che Le Borg,che si salva per miracolo, ricorda e ripete con precisione a Gethryn. Così,i due scoprono che la lista riguarda una serie impressionanti di omicidi fatti passare per incidenti e che tutti si riferiscono ad un episodio oscuro avvenuto durante la guerra in Birmania. Nel contempo un personaggio misterioso si aggira  sotto le vesti di  sempre in nuovi, strani  personaggi…..
Huston è magistrale nel mescolare sense of humour britannico e ritmo narrativo tipicamente americano e sorprende gli spettatori nel finale quando ci presenta al naturale i grandi attori che si sono prestati al gioco travestendosi persino da donna(Burt Lancaster). Kirk Douglas dà il suo volto irripetibile all’assassino, mentre Gethryn ha lo sguardo magnetico di George C.Scott.
Imperdibile. 

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