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mercoledì 18 aprile 2018

25 Set 2011

La Premiata Ditta Dolores e Bert Hitchens

Scritto da Giuseppina La Ciura
Nel prossimo mese la collana mondadoriana dei Classici del Giallo manderà in edicola “Rapido per l’aldilà”( “End of the line”-1957) della premiata ditta costituita da Dolores e Bert Hitchens.
Dei due coniugi-scrittori il più talentuoso è senza dubbio alcuno lei, Dolores.
Nasce come Julia Clara Catherine Dolores Birk nel 1907 a San Antonio, nel Texas. Studia all’Università di California. Fa l’infermiera e l’insegnante prima di darsi alla letteratura. Nel 1938 sposa un certo Olsen e ,per questo, firma i suoi primi romanzi, quasi tutti gialli d’indagine, come Dolores Olsen. Nel 1955 si risposa con Hubert(Bert) Hitchens  e con lui scrive cinque thriller di ambientazione ferroviaria, sfruttando le conoscenze che il marito aveva in quel settore avendovi  lavorato come detective.
Il migliore di questi cinque romanzi è-a mio parere- “Scalo Est”(F.O.Murder) apparso nei GM nel Gennaio del 1958.
Si tratta di un romanzo per molti versi originale. Innanzitutto per la struttura narrativa che definirei fictional. Due detective-Collins e Mackechnie detto l’Irlandese nero- che si conoscono e si stimano lavorano su due casi che alla fine si rivelano essere unico. Dato che la storia è ambientata nel mondo ferroviario grazie all’eccellente conoscenza di Bert Hitchens di tutto ciò che riguarda treni, stazioni e merci, potremmo dire che i due casi corrono come due binari paralleli che finiscono con l’intrecciarsi in una logica conclusione. Certo, Collins e Mackechnie sono due figure piuttosto convenzionali, ma i personaggi secondari risplendono di luce propria. C’è Isidro Ramos, il clandestino messicano che viene scoperto mezzo morto nel vagone frigorifero, c’è Abbotsford , un facoltoso dirigente d’azienda e vi sono le donne come la moglie dello stesso Abbotsford e la ragazza cleptomane sull’orlo della follia che non si rende conto dei pericoli cui va incontro.
E qui si tocca uno degli elementi fondamentali della visione del mondo della Hitchens: la misoginia.  La scrittrice non ama affatto le donne. Le descrive perverse, dalle pulsioni sessuali irrefrenabili(ah il puritanesimo americano!),sempre pronte a tradire, portate per natura alla menzogna.In una parola, da evitare.
Questi caratteri da noir dominano i 16 romanzi che la Hitchens scrisse da sola(da Olsen ne firmò 24) .La scrittura si fa densa, venata di cinismo e di grande ironia con i protagonisti maschili sempre migliori delle loro donne.
Sulla misoginia della Hitchens bisognerebbe aprire un lungo discorso. La domanda è questa: è stata sincera o un escamotage per conquistare un suo spazio nell’affollato mondo delle scrittrici americane del tempo?
NB Per saperne di più su Dolores Hitchens consultare il blog di Alexandre Clement. 

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