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mercoledì 18 aprile 2018

1 Ott 2011

“E’ scomparso un caro ometto”(The first time he died)- di E.Lina White Palmina n 253

Scritto da Giuseppina La Ciura
La britannica-gallese per l’esattezza-Ethel Lina White non è famosa come altre sue colleghe in Giallo. Era una donna molto discreta tanto che non sappiamo nemmeno l’anno della sua nascita(1875? 1887?). Sappiamo che non si sposò mai, che visse con la sorella, che morì di cancro nel 1944. Ci ha lasciato 16 polizieschi di cui alcuni molto validi tanto che due registi del calibro di Alfred  Hitchcock e Robert Siodmark ne trassero due film cult. E anche questa Palmina n 253 meriterebbe di essere portata sullo schermo tanto è “cinematografica”
Quando nel villaggio di Starminster si diffonde la notizia che Carlo(Charles) Baxter è morto, la maggior parte della popolazione ne è sinceramente addolorata. Carlo Baxter era infatti molto popolare tanto da essere definito “un caro ometto”. In realtà era alto più della media, abile ballerino e buon sportivo. Ma gli altri vedevano in lui  soprattutto le sue qualità morali: la gentilezza che mostrava verso le donne non più giovani e belle o le adolescenti in crisi, la bontà d’animo, la dolcezza, la sensibilità. Ne vedevano anche la vacuità, la mancanza di ambizione, la pigrizia. Erede di un’ottima famiglia, egli non si era laureato nè in medicina nè in legge e non aveva mai lavorato in vita sua. Grazie all’eredità di una vecchia zia, aveva potuto sposare Vera,una graziosa attricetta e vissuto giorni felici in Riviera. Qui, la coppia aveva incontrato Puggy Williams, un altro giovanotto senza arte nè parte cui piaceva molto bere. Il trio si era trasferito-o meglio seppellito- a Starminster allo scopo di truffare 5000 sterline all’assicurazione. Carlo Baxter sarebbe morto…..
La truffa riesce più per fortuna che per la bravura dei delinquenti. A sepoltura avvenuta,i tre si dividono. Il morto divenuto Corrado Beaverbrook si trasferisce a Londra. Qui la trama da divertente vira verso il macabro e l’orrido. Il caro ometto cede il posto ad un uomo bello, affascinante e crudele. Il lettore sbalordito assiste a questo mutamento lento ed inarrestabile con un senso di angoscioso stupore. Fino all’imprevedibile finale.
Il romanzo non è ristampato da molto tempo. Non sarebbe l’ora? 

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