24
Gen
2011
“Il posto di ognuno”di Maurizio de Giovanni- Fandango 2010
Dopo l’inverno (” Ill senso del dolore”-2006) e la primavera
(“La primavera del sangue”-2008) eccoci all’estate del commissario
Ricciardi.
“”23 agosto 1931.IX. Anno nono. Della nuova Era.”
Sebbene sia domenica e faccia un caldo asfissiante, il commissario
Luigi Alfredo Ricciardi è in ufficio alla Regia Questura di Napoli. E’
molto inquieto, perchè si trova ad un punto di svolta esistenziale: per
la prima volta nella sua vita solitaria ed infelice si sono affacciati l’amore
per la dolce Enrica, sua dirimpettaia, e il desiderio di vivere questo
sentimento nella pienezza dei suoi trent’anni. Ma quella domenica
mattina il commissario non resterà solo a lungo . Viene infatti
raggiunto dal suo brigadiere Maione(una sorta di simpatico ed umanissimo
Sancho Panza in versione napoletana). Maione è spinto da un motivo
molto più prosaico. Geloso della sua bella moglie Lucia- che è stato sul
punto di tradire in primavera-non si piace più e vuole dimagrire.
Stando in Questura, eviterà il pericolo di ingozzarsi di pasta al ragù,
piatto forte del pranzo domenicale di casa Maione.
I due poliziotti sono convinti di trascorrere una giornata di tutto riposo, ma il Diavolo ci mette la coda. Arriva la notizia che nel suo palazzo è stata assassinata la bellissima duchessa di Camparino…….
Il terzo romanzo di de Giovanni non è accattivante quanto i primi due, anche se la soluzione del caso è impeccabile nella sua complessità.
Ed ora all’autunno….
“”23 agosto 1931.IX. Anno nono. Della nuova Era.”
Sebbene sia domenica e faccia un caldo asfissiante, il commissario
Luigi Alfredo Ricciardi è in ufficio alla Regia Questura di Napoli. E’
molto inquieto, perchè si trova ad un punto di svolta esistenziale: per
la prima volta nella sua vita solitaria ed infelice si sono affacciati l’amore
per la dolce Enrica, sua dirimpettaia, e il desiderio di vivere questo
sentimento nella pienezza dei suoi trent’anni. Ma quella domenica
mattina il commissario non resterà solo a lungo . Viene infatti
raggiunto dal suo brigadiere Maione(una sorta di simpatico ed umanissimo
Sancho Panza in versione napoletana). Maione è spinto da un motivo
molto più prosaico. Geloso della sua bella moglie Lucia- che è stato sul
punto di tradire in primavera-non si piace più e vuole dimagrire.
Stando in Questura, eviterà il pericolo di ingozzarsi di pasta al ragù,
piatto forte del pranzo domenicale di casa Maione.I due poliziotti sono convinti di trascorrere una giornata di tutto riposo, ma il Diavolo ci mette la coda. Arriva la notizia che nel suo palazzo è stata assassinata la bellissima duchessa di Camparino…….
Il terzo romanzo di de Giovanni non è accattivante quanto i primi due, anche se la soluzione del caso è impeccabile nella sua complessità.
Ed ora all’autunno….
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