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mercoledì 18 aprile 2018

23 Set 2011

Edna Sherry e Joan Crawford gareggiano in bravura in “Sudden Fear”(So che mi ucciderai)

Scritto da Giuseppina La Ciura

Nel 1948 usciva negli States “Sudden Fear”(in italiano “So che mi ucciderai”GM 1957)di Edna Sherry.
Nel 1952, Joan Crawford girava il film omonimo con Jack Palance e Gloria Grahame rinverdendo così il suo successo declinante.
Dal 21 scorso il dvd del film è reperibile in tutti i negozi specializzati.
Sia il romanzo che il film sono eccellenti( specie il romanzo che è un autentico capolavoro del suspense) anche se le trame a tratti divergono.
Il punto di partenza è lo stesso. Myra Hudson, la protagonista, è una famosa drammaturga. Quarantenne( per i tempi una vecchia) nubile e molto ricca sembra dedita solo alla sua Arte sebbene non le manchino amici fedeli e corteggiatori di lunga data. Questa donna algida ed autoritaria ha, come tutti un tallone d’Achille,: il culto della Bellezza e della Giovinezza.
E Lester Blaine, attor giovane del suo nuovo dramma “ Immoral courage” è un vero Apollo. Alto, abbronzato, occhi azzurri, denti perfetti. Myra prima lo fa licenziare perché troppo bello poi se ne innamora e gli chiede di sposarla. Blaine, che è un debole ed un arrivista, acconsente con gioia.(Nel film Blaine ha le fattezze inquietanti di Jack Palance e non ha 25 anni: era impensabile per quegli anni che una donna matura sposasse un uomo tanto più giovane di lei).
La coppia fila in apparenza d’amore e d’accordo fin quando la Hudson non si “incapriccia” di Irma Neves, un’altra creatura bellissima che ha salvato dall’annegamento. La scrittrice ha compreso l’amoralità della giovane donna e la conduce a NY per “studiarla” e trarne ispirazione(Nel film Irma Neves, interpretata da Gloria Grahame, è la prima moglie di Blaine e i due fingono di non conoscersi  per poter entrare nelle grazie della Hudson, qui vittima del suo buon cuore. L’azione ,inoltre, è spostata a San Francisco, luogo d’elezione dei  noir del tempo). Per un puro caso, la Hudson scopre che i due giovani tramano per ucciderla ed assicurarsi l’eredità. Questo che ritiene un vero tradimento le  scatenerà dentro una rabbia terribile e un devastante  e lucido desiderio di vendetta.
In un crescendo di tensione si arriva all’epilogo del dramma che nel romanzo sa di tragedia greca e nel film di happy end secondo l’adagio “meglio soli che male accompagnati”.
(Ma quale donna si sentirebbe ben accompagnata con un tipo alla Jack Palance?) 

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